Esplosione Quargnento, il procuratore Cieri: “Chi ha provocato la morte dei Vigili del fuoco l’aveva messo in conto”. Il proprietario della cascina: “Sono distrutto. Nessun dissidio in famiglia”

“Questo è un omicidio volontario, chi ha provocato la morte dei vigili del fuoco l’aveva messo in conto”. E’ quanto ha detto il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri, parlando dell’inchiesta sull’esplosione della cascina di Quargnento, che nella notte tra lunedì e martedì è costata la vita a tre Vigili del fuoco. “Non ci sono indagati e il fascicolo d’indagine al momento resta aperto contro ignoti – ha aggiunto il magistrato – ma nelle prossime ore sentiremo molte persone, fra cui il proprietario della cascina, i suoi familiari e altre persone che potrebbero aiutare a ricostruire la vicenda”.

E a parlare, sempre oggi, è stato anche lo stesso proprietario della cascina, Giovanni Vincenti. “Quella dei dissidi familiari è la cattiveria più grossa che potevano dire – ha detto l’anziano -, io non ho problemi con mio figlio assolutamente. Andiamo d’amore e d’accordo, ci sono gli alti e bassi, lui se ne è andato via di casa perché la fidanzata voleva andare a Torino, io non l’ho presa benissimo, siamo stati 3-4 mesi a litigare poi è finita”.

“Sono distrutto dal dolore – ha detto ancora Vincenti – per questi tre ragazzi che sono morti sotto le macerie di casa mia dove abbiamo vissuto in armonia e amore per tanti anni.  C’è una serie di situazioni che ieri ho chiarito bene con i carabinieri. Sono riuscito a dare un filo logico a tante situazioni che si sono verificate da quando eravamo lì a Quargnento e sono venute fuori molte ipotesi”.

L’anziano, inoltre, dice di non sapere chi possa aver piazzato gli ordigni nella cascina: “In paese c’era invidia nei miei confronti. Io negli anni ho subito diversi atti dolosi – ha aggiunto – non siamo mai stati ben acquisiti da quel paese da quando ci siamo trasferiti, siamo una famiglia un po’ riservata, per questo non abbiamo mai avuto grossi rapporti con il vicinato”.