Eugenia Roccella, la nuova ministra della Famiglia e Natalità è contro l’aborto: le sue parole e idee che fanno discutere

Eugenia Roccella è la nuova Ministra della Famiglia e Natalità con il governo guidato da Giorgia Meloni. Alcune sue idee fanno discutere.

Eugenia Roccella, la nuova ministra della Famiglia e Natalità è contro l’aborto: le sue parole e idee che fanno discutere

Eugenia Roccella è la nuova ministra della Famiglia e Natalità con Giorgia Meloni premier. Sabato 22 ottobre 2022 ha giurato per il suo nuovo incarico davanti al Presidente della Repubblica. A poche ore dal suo nuovo incarico politico, sono emerse in rete alcuni suoi pensieri su tematiche che oggi fanno discutere.

Eugenia Roccella, la nuova ministra della Famiglia e Natalità è contro l’aborto

Eugenia Roccella è nata a Bologna e ha 68 anni. È la figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, e della pittrice Wanda Raheli. Laureata in lettere moderne, dal 2000 è giornalista professionista. Oggi, è esponente di Fratelli d’Italia e durante la campagna elettorale ha ripreso la sua storica battaglia contro la legge 194, e ha detto: “Io sono femminista e le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto”.

Ha scritto editoriali per Avvenire, articoli per Il Foglio e Il Giornale, per poi diventare biografa di Silvio Berlusconi. Alle elezioni del 2008 viene eletta alla Camera dei deputati tra le fila del Popolo della libertà nella circoscrizione Lazio 2, e sottosegretaria al ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali. Viene rieletta anche alle elezioni politiche del 2013 e del 2018, quest’ultima volta in quota Fratelli d’Italia.

Le sue parole e idee che fanno discutere

Le sue posizioni ed idee oggi riemergono dopoché è diventata Ministra della Famiglia e Natalità con Giorgia Meloni premier. Ad esempio sull’unioni civili, si esprimeva così la Roccella: “le unioni civili sono sempre poche. Quando in Europa si varano leggi del genere, i risultati sono sempre molto deludenti perché la verità è che gli omosessuali che si vogliono sposare sono effettivamente pochi”. Nelle ultime ore, circola un video che sta diventando molto virale in rete in cui in tv parlava così dell’aborto: “Io sono una femminista e le femministe non lo hanno mai considerato un diritto, dicendo che esula dal territorio del diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità”.  Poi aveva aggiunto: “Non direi che è un diritto, però c’è una legge e la legge va applicata e nessuno la contesta…”.

Non finisce così. Sull’eutanasia diceva: “C’è un obiettivo politico: arrivare all’eutanasia come opzione facile e libera. C’è un obiettivo culturale: distruggere l’idea di intangibilità della vita”. Sulla procreazione assistita Roccella ha sostenuto, che “la libertà di scelta di “quando e se” essere madri, sta diventando sempre più una libertà di scelta sul figlio: la libertà di “chi” essere madri, attraverso la selezione genetica”. Sulla contraccezione, riferendosi alla ex segretaria della Cgil Susanna Camusso: “Parla di potenziare l’accesso alla contraccezione, compresa quella di emergenza. Ci dica come intende potenziarla: distribuzione gratuita nelle scuole?”. 

Quando si discuteva sul DdlZan ecco come si esprimeva: “Ritengo che la definizione di un nuovo reato penale – l’omofobia – all’interno della legge Mancino (che fu pensata contro il razzismo) rappresenti un reale pericolo per la libertà di espressione nel nostro Paese”. E ancora: “Non si può pensare di sostenere le unioni civili, una genitorialità fai da te via utero in affitto, il diritto a morire, il divorzio breve stile Las Vegas e tutto quello che di fatto è avverso alla cultura della vita e della famiglia, e allo stesso tempo credere che solo gli aiuti economici siano sufficienti per sostenere i nuclei familiari”. E solo un mese fa: “Le battaglie per unioni civili e stepchild adoption sono solo «una questione politica e ideologica, abbracciata dalle lobby gay, ma non condivise dalla maggioranza degli omosessuali. Le unioni civili gay sono sempre poche. Quando in Europa si varano leggi del genere, i risultati sono sempre molto deludenti perché la verità è che gli omosessuali che si vogliono sposare sono effettivamente pochi”.

 

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