Governo, il giuramento della Meloni e dei nuovi Ministri: all’inizio della prossima settimana il voto di fiducia

Governo, il giuramento: nella mattinata di sabato 22 ottobre, Giorgia Meloni e i nuovi Ministri sono al Palazzo del Quirinale.

Governo, il giuramento della Meloni e dei nuovi Ministri: all’inizio della prossima settimana il voto di fiducia

Governo, il giuramento: nella mattinata di sabato 22 ottobre Giorgia Meloni insieme ai nuovi Ministri si sono recati al Palazzo del Quirinale davanti al Presidente della Repubblica. Ma non tutto è filato liscio visto che non mancano le prime polemiche in quanto si tratta dell’esecutivo più di destra mai avuto dal dopoguerra.

Governo, il giuramento della Meloni e dei nuovi Ministri

Il nuovo Governo, guidato dalla prima donna premier, ha giurato al Palazzo del Quirinale. Alcuni dei nuovi-vecchi ministri sono arrivati accompagnati dalla propria famiglia, come nel caso di Matteo Salvini con moglie e figli a seguito. Mentre Giorgia Meloni è arrivata con il compagno Andrea Giambruno, mano nella mano con la figlia Ginevra.

Si tratta del Governo più di destra mai avuto dopo il dopo guerra. La nuova squadra sarà composta da 17 uomini e 7 donne. Due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovan. Sono 9 i ministri di Fratelli d’Italia, 5 quelli di Forza Italia e 4 della Lega. Mentre sono 6 le personalità fuori dalla politica che entrano nell’esecutivo.

Il nuovo esecutivo non è ancora iniziato ma già ci sono le prime polemiche, all’interno della stessa maggioranza. Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma politico di Fratelli d’Italia, nell’intervista al Corriere della Sera, spiega la mancata assegnazione degli Interni al leader leghista Matteo Salvini: “Ha quei processi, vergognosi – ricorda -. Saremmo stati in imbarazzo”.

Ma i guai non si limitano a questo. La Meloni, infatti, dovrà riuscire a gestire una maggioranza traballante con i suoi due maggiori alleati, Salvini e Silvio Berlusconi, che da settimane avanzano pretese e le creano grattacapi. Per non parlare delle difficile partite relative al caro bollette e alle delicata situazione internazionale.

Non possono mancare polemiche anche dall’opposizione e da chi non è entrato nemmeno nel nuovo Parlamento. “E’ nato il primo governo di destra della storia della Repubblica. La destra è al governo perché la sinistra in questi anni non è esistita in Parlamento e perché la speranza dei 5 Stelle è evaporata in un battito d’ali di farfalla. La destra governa per una legge elettorale truffa fatta dal centrosinistra e non cambiata dai governi Conte e Draghi. La destra avrà ora il diritto-dovere di governare. Alla destra non si fanno sconti, indulgenze, ammiccamenti e carezze politiche”. Lo dichiara Luigi de Magistris, portavoce di Unione popolare.

All’inizio della prossima settimana il voto di fiducia

Dopo il giuramento, nella giornata di domani ci sarà il passaggio di campanella tra l’uscente Mario Draghi e la neo presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’iter sarà molto rapido. La fiducia potrebbe essere prevista per martedì 25 alla Camera e per il giorno successivo al Senato, come accennato dal capogruppo alla Camera di FdI Francesco Lollobrigida.

Il voto di fiducia è regolato dall’articolo 94 della Costituzione, che recita «Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale». La fiducia va ottenuta da entrambi i rami del Parlamento ed è necessaria la maggioranza semplice, ovvero la metà più uno dei votanti.