Potrebbero sembrare numeri piccoli, ma in realtà non lo sono se si considera che parliamo del terreno di comunicazione politica prediletto dai leader di oggi. E avrà evidentemente un significato se, a meno di 24 ore dalla crisi politica voluta e inscenata da Matteo Salvini, lo stesso Capitano ha perso quasi 8mila like sulla propria pagina Facebook. E nello stesso identico periodo Luigi Di Maio ne ha guadagnati oltre 4mila, quasi in una clamorosa e singolare inversione di numeri. Ma il protagonista di un vero e proprio exploit sui social è senza ombra di dubbio Giuseppe Conte: dopo la conferenza stampa di due giorni fa, in cui il presidente del Consiglio ha mostrato un piglio deciso nei confronti del leader leghista senza mai abbandonare però la veste istituzionale, la sua pagina Facebook ha guadagnato oltre 12mila like. Segno che le parole del premier hanno colpito nel segno, smascherando le responsabilità partitiche (più che politiche) della Lega.
L’ANALISI. Il dato emerge dall’analisi, realizzata da La Notizia, delle pagine Facebook dei principali attori politici. Per dire: alla mezzanotte tra giovedì e venerdì la pagina di Matteo Salvini – di gran lunga la più seguita tra i politici italiani – contava 3.749.247 follower. Nel corso di due giorni, però, è stato un continuo perdere like, gradualmente ma con costanza. Tanto che alle 20,10 di ieri sabato 10 agosto, contava 3.7471.441 like: 7.806 in meno rispetto a prima. Discorso, come detto, inverso per quanto riguarda il presidente del Consiglio che, nello stesso arco temporale, è passato da 919.018 follower a 931.338, segnando un +12.320. A salire, come detto, anche il capo politico dei Cinque stelle, anche se più adagio rispetto al premier: da 2.222.607 a 2.227.266 (+4.659). A fare capolino, anche se in forma fortemente ridotta, anche Nicola Zingaretti: alla mezzanotte tra giovedì e venerdì la sua pagina Facebook viaggiava sui 277.946 like; alle 20,10 di ieri eravamo a 278.942. Un piccolo balzello che per il Pd lascia ben sperare, ma forse anche riflettere vista la linea ondivaga a cui i dem ci hanno abituato.
LE PAGINE DEI PARTITI. Restano, a questo punto, anche le pagine social delle forze politiche. E anche qui a reagire meglio alla notizia della crisi è, con evidente stacco sugli altri, il Movimento cinque stelle. I numeri parlano per tutti: il Pd è passato da 304.549 like a 305.115; la Lega da 523.991 a 525.287 il Movimento cinque stelle, invece, ha guadagnato 4.611 like passando da 1.459.458 a 1.464.069 follower. Numeri limitati, certo, rispetto al monte di like che caratterizzano gran parte di queste pagine. Ma che lasciano intendere la reazione degli elettori alla crisi di Governo, una crisi che, secondo buona parte degli internauti, è stata causata da una scelta irresponsabile di Salvini che perde, ora dopo ora, like e follower. Siamo certi che adesso interverrà la Bestia. Prima che la stessa divori pure il leader della Lega.