Fca annuncia 5 miliardi di investimenti in Italia nel periodo 2019-2021. Nel 2020 su strada la prima Fiat 500 elettrica prodotta a Torino, sarà un modello premium

Fca annuncia anche apertura nuove linee di produzione in Italia

Fca investirà in Italia complessivamente 5 miliardi di euro nel periodo 2019-2021. Lo hanno annunciato i vertici del gruppo ai sindacati. Molte le novità per quanto riguarda il piano industriale. Nello stabilimento di Termoli sarà realizzata una linea produttiva per i nuovi motori benzina Fire Fly 1.000, 1.300, turbo, aspirati e ibridi. “La prima 500 elettrica – ha annunciato il responsabile delle attività di Fca in Europa, Pietro Gorlier – sarà su strada nel primo trimestre 2020″.

“Gli investimenti- ha detto ancora Gorlier – per la Jeep Compass a Melfi, per la 500 elettrica a Mirafiori, per il suv Alfa a Pomigliano e per l’aumento della capacità produttiva della Sevel sono già lanciati. Partiamo domani mattina. A Cassino entro i prossimi 3 anni sarà prodotto un nuovo suv medio con marchio Maserati. A Modena confermati Maserati GranTurismo e Cabrio e arriveranno le nuove generazioni di specialty cars di Maserati e Alfa Romeo”.

“Con la 500 elettrica – ha spiegato ancora Gorlier – si espande la vocazione di Torino come Polo del lusso, è un modello Premium perché non sarà supereconomico. A Torino ci sarà anche la produzione della Maserati nelle versioni elettriche e ibride. Con la 500 elettrica, il restyling degli altri modelli, Levante, Quattroporte e Ghibli, l’obiettivo della piena occupazione nel polo torinese sarà raggiunto nel 2020. Il lancio della 500 elettrica – ha osservato – è anche emozionale. La 500 è un modello che sopravvive da più generazioni, il fatto che si produca a Torino, a Mirafiori, ha una valenza non da poco. Conferma anche il miracolo della 500 come brand, con 200.000 unità è la più venduta del settore”.

“Gli interventi previsti per le fabbriche italiane -hanno detto i vertici di Fca ai sindacati – garantiranno una solida missione produttiva a tutti i siti italiani e consentiranno di raggiungere l’obiettivo della piena occupazione”.