Figliuolo ci rifila ancora le mascherine di Fca. Già bocciate da medici e studenti. Intanto l’ex Fiat ha incassato 102 milioni e ne riceverà altri 135 a breve

Le mascherine prodotte dalla Fca e consegnate nelle scuole restano inutilizzate perché sarebbero maleodoranti e con elastici poco resistenti.

Solo il 10% dei docenti avrà diritto alle Ffp2 gli altri dovranno andarle a comprare. È questo quello che emerge dall’intervento del Ministro Bianchi a Che Tempo che fa sulle mascherine promesse dal Generale Francesco Paolo Figliuolo “Abbiamo fatto delle scelte individuando delle priorità destinandole innanzitutto alle scuole dell’infanzia e i nidi. Il commissario Figliuolo ha già distribuito 800mila mascherine e altre 9 milioni e 400mila arriveranno nei prossimi quindici giorni. Per il resto abbiamo deciso di calmierare il prezzo a 75 centesimi (leggi l’articolo), bisogna fare i conti con la realtà”.

Una realtà che non riguarda a quanto sembra i milioni di mascherine chirurgiche prodotte dalla Fca che vengono consegnate nelle scuole e restano inutilizzate dagli studenti di tutto il territorio nazionale perché sarebbero maleodoranti e con elastici poco resistenti. Critiche che non sembrerebbero infondate visto che il Ministero lo scorso anno ha ritirato dei lotti di queste mascherine e ci sono stati diversi esposti di cui ad oggi non si conosce l’esito.

AFFARE PER POCHI. La Fca (ex Fiat Mirafiori) che produce le mascherine fa parte del gruppo Stellantis e nei primi mesi del 2021 ha incassato 102,47 milioni di euro che sono parte di un contratto stipulato con la struttura commissariale che prevede la fornitura di mascherine da settembre 2020 al settembre 2021 per complessivi 237,4 milioni per la produzione di due miliardi di mascherine.

Eppure dopo il drammatico aumento dei casi ad una settimana dalle riapertura delle scuole docenti e genitori si sarebbero aspettati almeno di avere in dotazione le mascherine Ffp2 o Ffp3 che consentono di avere una maggiore sicurezza all’interno degli ambienti chiusi per il personale che adesso si trova costretto a provvedere da solo alla spesa delle mascherine contrariamente a quanto era stato garantito dal generale Figliuolo.

“Siamo convinti che la scuola debba essere in presenza ma che debbano essere messe in atto tutte le misure cautelative necessarie. Noi facciamo rispettare il distanziamento nei limiti del possibile e il lavaggio delle mani ma poi quando veniamo a sapere dal Cts e da illustri scienziati come Crisanti che le mascherine Ffp2 sono necessarie perché preservano dall’infezione al 94% ci saremmo aspettati che il Ministero le distribuisse a tutti.

Anche se il prezzo viene calmierato rappresentano una spesa giornaliera non indifferente da sostenere” spiega a La Notizia il presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio Mario Rusconi. Secondo lo stesso “le mascherine del Governo sono inutilizzate infatti molte scuole hanno scritto alla struttura commissariale per farle ritirare. Anche al liceo biomedico di Roma Pio IX dove insegno abbiamo valanghe di queste mascherine. Ci abbiamo riempito un intero magazzino perché non le vuole nessuno. Le potremmo vendere a Porta Portese”.