Figliuolo vuole vaccinare i turisti ma mancano le dosi. Sarebbero 36 milioni in meno rispetto alle previsioni di giugno

Secondo i dati sull'andamento della campagna vaccinale, resi noti da Gimbe, sarebbero 36 milioni le dosi in meno rispetto alle previsioni di giugno.

Figliuolo vuole vaccinare i turisti ma mancano le dosi. Sarebbero 36 milioni in meno rispetto alle previsioni di giugno

Flessibilità è il nuovo credo del commissario Francesco Paolo Figliuolo per le vaccinazioni in vista delle ferie. “Ho appena firmato – ha annunciato ieri il generale – una lettera per tutte le Regioni per dire di trovare delle soluzioni di massima flessibilità per le prenotazioni, penso alle classi più giovani che nei mesi estivi si sposteranno. Già in fase di prenotazione dovrà essere possibile trovare la data migliore per il richiamo e far sì, con la flessibilità, che già in quella fase sia possibile spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane. E’ fattibile, ci vorranno i tempi tecnici di adeguamento dei sistemi informatici su cui la struttura è pronta a dare una mano”.

Per quanto riguarda i vaccini ai turisti dunque – punto sul quale insistono le Regioni – “Noi – assicura il commissario – siamo a piena disposizione e faremo in modo che la logistica saprà correre ed essere flessibile, e quindi dare la possibilità di andare incontro alle esigenze dei nostri cittadini”. Da ieri le somministrazioni del vaccino sono aperte a tutti gli over 12 senza nessuna distinzione di fascia d’età e sono iniziate le somministrazioni in azienda. Ma mancano all’appello oltre 36 milioni di dosi di quelle previste entro giugno e troppi over 60 non sono ancora vaccinati. E’ l’Sos che arriva dalla Fondazione Gimbe.

Al 2 giugno, il 40,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (23,8 milioni) e il 20,7% ha completato il ciclo vaccinale (12,3 milioni). Ma, “mentre iniziano a salire le coperture nelle fasce d’età 50-59 e 40-49 anni, ci sono ancora oltre 3,3 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino”. Inoltre, “nonostante l’incremento di consegne nell’ultima settimana, per rispettare le forniture previste dal Piano vaccinale entro fine giugno mancano ancora 36,3 milioni di dosi,”. La Fondazione precisa anche come “il mancato decollo delle consegne condizioni il numero di somministrazioni”.

Figliuolo ha annunciato che a giugno le Regioni riceveranno oltre 20 milioni di dosi ma si tratta di un quantitativo che – segnala il report – chiuderebbe il consuntivo delle forniture trimestrali con circa 15 milioni di dosi in meno rispetto alle previsioni. Rispetto alla copertura delle categorie prioritarie, l’81,5% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino ma se Puglia, Umbria, Lazio, Lombardia, Veneto e Molise superano l’85%, la Sicilia resta sotto il 70%. In particolare, degli oltre 4,4 milioni di over 80, circa 3,7 milioni (83,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 386.700 (8,6%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Dei 5,9 milioni di 70-79enni, 2,1 milioni (35,4%) hanno completato il ciclo e 2.9 milioni (48,4%) hanno ricevuto solo la prima dose. Degli oltre 7,3 milioni di 60-69enni, 2,1 milioni (28,7%) hanno completato il ciclo e 3,3 milioni (44,7%) hanno ricevuto la prima dose. Sorvegliata speciale nelle prossime settimane sarà la fascia dei giovanissimi. “La vaccinazione della fascia 12-15 è importante ed anche se non è obbligatoria è molto raccomandata. Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all’apertura delle scuole. Bisogna mettere in sicurezza i ragazzi, i giovanissimi, i maturandi”, ha detto Figliuolo.