Finanziamento ai partiti, nuove polemiche

Nuova norma, nuove polemiche.
Sono undici, forse potevano essere di più, ma fatto sta che i partiti che potranno ricevere i soldi direttamente dalla denuncia dei redditi dei cittadini sono il Movimento politico Forza Italia, Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Partito autonomista trentino tirolese, Partito socialista italiano, Partito democratico, Sinistra ecologia libertà, Südtiroler volkspartei, Scelta civica, Udc, Union valdôtaine.

Mancano alla lista il M5s del duo Grillo-Casaleggio e il Nuovo centrodestra, guidato da Angelino Alfano. La scheda per devolvere il due per mille alla propria formazione politica è stata pubblicata oggi dall’Agenzia delle entrate, conseguenza diretta del dl 149/2013.
Possono effettuare la scelta della destinazione sia i contribuenti che presentano il modello 730 o Unico Persone fisiche 2014 sia i contribuenti che, pur essendo titolari di redditi, sono esonerati dall’obbligo di dichiarazione (come, ad esempio, i soggetti che hanno percepito redditi di lavoro dipendente da un unico datore di lavoro e che sono proprietari della sola abitazione

La scheda può essere consegnata al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale o all’intermediario (Caf o professionista) che trasmette la dichiarazione dei redditi. In alternativa, la busta con la scheda del due per mille può essere consegnata ad unqualunque ufficio postale. La scheda è composta da due sezioni: nella prima vanno indicati i dati del contribuente che effettua la scelta; nella seconda sono contenuti i riquadri con l’indicazione dei partiti possibili. I tempi? Le ordinarie scadenze previste per le dichiarazioni fiscali.


La nuova legge. Le principali caratteristiche del sistema introdotto dalla nuova legge riguardano l’adozione da parte dei partiti di statuti recanti necessari elementi procedurali e sostanziali che garantiscano la democrazia interna. Ai fini dell’accesso ai benefici l’istituzione del registro nazionale dei partiti politici che accedono ai benefici previsti dalla legge, consultabile dal sito internet del Parlamento la realizzazione da parte di ciascun partito di un sito internet dal quale devono risultare le informazioni relative all’assetto statutario, agli organi associativi, al funzionamento interno e ai bilanci.