Fiorello show a VivaRai2, salutando la Festa della Liberazione ironizza affermando che “il 72% degli italiani è antifascista, il 28% manda curriculum in Rai”

Fiorello show a VivaRai2 per la Festa della Liberazione afferma che "il 72% degli italiani è antifascista, il 28% manda curriculum in Rai"

Fiorello show a VivaRai2, salutando la Festa della Liberazione ironizza affermando che “il 72% degli italiani è antifascista, il 28% manda curriculum in Rai”

Il buongiorno di VivaRai2! arriva puntuale anche oggi, 25 aprile. Fiorello, Biggio, Casciari e tutta la banda hanno aperto la giornata con la consueta, immancabile dose di buonumore. La puntata è stata inaugurata da un messaggio speciale letto da Fiorello per celebrare la Festa della Liberazione. La festa “di chi ci ha liberato, di chi ha conquistato la libertà – il monologo dello showman -. Festa di chi difende la libertà, di chi la rispetta, di chi è libero e di chi sa che la libertà è anche un dovere, il dovere di onorare questo privilegio”.

Proprio dal tema del 25 aprile si parte con l’ironia del giorno: “Un indagine ha rivelato che il 72 per cento degli italiani si sente antifascista. Il restante 28 per cento sapete cosa fa? Manda il curriculum alla Rai!”.

Fiorello show a VivaRai2 in occasione del 25 aprile

Le polemiche in tv, infatti, non finiscono mai: “Il caso Scurati con Bortone e Corsini che non saranno ascoltati, il caso Zanchini, Amadeus che va via… insomma, noi non vi stiamo più dietro, ogni giorno ce n’è una. Occhio a Carlo Conti, ‘I migliori anni’ potrebbe evocare il ventennio…”, scherza Fiorello. Si parla anche di Edi Rama, primo ministro albanese che “ha chiamato la Rai per dire che Report ce l’ha con la Meloni. Pare che ora Sigfrido Ranucci dovrà leggere il monologo di Scurati in albanese”, sdrammatizza lo showman.

Al centro dell’attenzione anche il ‘regalone’ fatto da Banca Intesa ai deputati: “Paga interessi del 5,6%. Cioè, leggo: il 5,6% è 28 volte quello che paga ai semplici cittadini. Intesa sì, ma con i deputati! In realtà, attenzione, non tutti i deputati hanno accettato questa cosa”. Fiorello mostra così la lista di tutti coloro che non hanno accettato: una serie di fogli bianchi, senza alcun nome.