Fisco, le rate si possono pagare a rate. Nuovo beneficio per i contribuenti rimasti impantanati

La si potrebbe chiamare una “reateizzazione” dei pagamenti a rate. Al di là dei giochi di parole, però, è proprio questa la principale novità uscita fuori ieri dagli ultimi decreti legislativi di riforma del Fisco approvati dal Consiglio dei ministri. La misura, neanche a dirlo, punta a venire incontro a quei contribuenti e a quelle imprese che, complice la crisi, sono rimaste impantanate nel percorso dei pagamenti all’amministrazione finanziaria (nella foto la direttrice dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi). Il tema, quindi, è quello particolarmente dibattuto della rateizzazione delle imposte. Accogliendo la richiesta contenuta nel parere della Commissione Finanze della Camera, è stata prevista la possibilità di accedere a un’ulteriore rateizzazione ai soggetti che non sono stati in grado di completare il pagamento di piani precedenti di rateizzazione. In particolare, la nuova disposizione stabilisce che le somme non ancora versate, oggetto di piani di rateazione da cui i contribuenti siano decaduti nei 24 mesi antecedenti l’entrata in vigore del decreto, possono su richiesta degli stessi contribuenti, da presentare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, essere oggetto di un nuovo piano di rateazione, ripartito fino a un massimo di 72 rate mensili. Dal piano di rateazione si decade per il mancato pagamento di sole due rate”. Si scommette così sulla possibilità di dare un po’ d’ossigeno ai contribuenti.