Foto di Mussolini esposta al Ministero dello Sviluppo Economico: la politica in rivolta

Foto di Mussolini esposta nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo diverse polemiche è stata rimossa.

Foto di Mussolini esposta al Ministero dello Sviluppo Economico: la politica in rivolta

Foto di Mussolini esposta nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. La vicenda ha fatto scatenare una serie di polemiche nel mondo della politica italiana e anche nei sindacati. Dopo un’ora è stato poi rimossa.

Foto di Mussolini esposta al Ministero dello Sviluppo Economico

Nella mattinata di martedì 18 ottobre, una foto di Benito Mussolini è stata esposta nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in una “galleria celebrativa” con tutti i ministri dell’Industria. La giornalista de La7 Alessandra Sardoni, la prima a dare la notizia già venerdì scorso, ha pubblicato su Twitter la foto della parte “incriminata” dei locali del Mise.

Dopo appena un’ora la foto viene rimossa e Giancarlo Giorgetti, fa sapere che è stata tolta. “Per evitare polemiche e strumentalizzazioni, la foto di Mussolini sarà rimossa”, si legge in una nota in cui si ricorda che “quest’anno cade il 90esimo di Palazzo Piacentini, sede del ministero dello Sviluppo economico inaugurato il 30 novembre 1932. Le iniziative per celebrare l’edificio in ottica culturale e storica sono iniziate con inaugurazione della mostra Italia geniale, una nuova edizione del volume orbicolare e la galleria dei ministri, dove c’è anche la foto di Benito Mussolini, ministro delle corporazioni nel 1932″ precisa il Mise. “Si ricorda che il ritratto di Mussolini è anche a Palazzo Chigi nella galleria dei presidenti del Consiglio” conclude la nota

La politica in rivolta

Molti rappresentanti della politica italiana si sono adirati per la vicenda. Pier Luigi Bersani su Twitter ha commentato la vicenda così: “Mi giunge notizia che al MISE sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa”.

Non solo politici ma anche la Funzione Pubblica Cgil si indigna: “Un atto gravissimo, oltre che deplorevole”, scrivono i sindacalisti in una nota, “un inquietante fatto. Ancor più grave e inaccettabile per la storia di questo Paese è che tutto ciò pare sia essere accaduto alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e dell’ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, che ricordiamo essere a servizio della Repubblica nata dalla Costituzione Antifascista”.

Poi, prosegue la nota: “Ad esattamente un anno dall’assalto neofascista alla sede della Cgil in corso d’Italia, non saremo disposti a tollerare nessuna possibilità di resuscitare fenomeni di apologia fascista, denunciando senza remore chiunque possa macchiarsi di reati simili, fosse anche un ministro della Repubblica”. Sul caso risponde anche il nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa: “C’è anche al ministero della Difesa, c’è scritto anche al Foro Italico: che facciamo cancel culture anche noi”.

 

 

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