Frasi sessiste e razziste in telecronaca: bufera in Rai durante la finale dei tuffi

Bufera sui telecronisti Rai durante i mondiali di tuffi: frasi sessiste e razziste pronunciate in diretta, torneranno in Italia.

Frasi sessiste e razziste in telecronaca: bufera in Rai durante la finale dei tuffi

Frasi sessiste, battute di cattivo gusto e commenti razzisti. C’è di tutto nella telecronaca della finale dei Mondiali di Fukuoka della gara di trampolino femminile sincronizzato. E si apre, inevitabilmente, una nuova bufera sulla Rai. Protagonista è Lorenzo Leonarduzzi, in telecronaca insieme a Massimiliano Mazzucchi. 

Durante la telecronaca della finale sono andati in onda commenti sessisti e razzisti: la diretta era su RaiPlay 2 e non in televisione, in un primo momento. Secondo quanto emerso, proprio in questa fase in cui non c’era diretta televisiva, ma solo sul web, sarebbero state pronunciate frasi da condannare sulle atlete in gara. 

Le frasi sessiste e razziste durante la telecronaca Rai

“Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso” (un’atleta azzurra). “Eh”. “Eh grande eh”. “Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”, è il senso di una delle conversazioni avvenute in telecronaca e riportate da un utente che ha inviato una pec di protesta alla Rai, twittando quanto successo con un post diventato virale. 

Ma non è finita qui: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…” “La si tocca?”. “La si pizzica”. “Si la do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre”. “Io sapevo che continuava. Si La Do. Sol Sol Fa”. Un’altra conversazione imbarazzante.

 

Le segnalazioni degli utenti hanno scatenato diverse reazioni sui social e anche la Rai sembra intenzionata a prendere al più presto una decisione in merito. Il video, però, non è reperibile su RaiPlay. Cercando, infatti, la telecronaca si trova solamente la finale trasmessa da Rai 2. In pratica mancano tutto il pre-gara e i tuffi della prima rotazione: sul web si trova il commento solamente dalla seconda rotazione, dopo che sono state pronunciate queste frasi in telecronaca. 

Peraltro si è passati dal sessismo al razzismo, con battute di dubbio gusto anche sui cinesi. “Liccaldo, i cinesi direbbero Liccaldo”, afferma il telecronista ironizzando sul modo di parlare dei cinesi e facendo riferimento al fatto che il tuffo dell’italiano sarebbe stato molto preciso. 

Procedura disciplinare Rai, fermato il telecronista

La Rai ha avviato una procedura di contestazione disciplinare per il giornale Leonarduzzi. Previsti inoltre provvedimenti anche per il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi. L’ad Roberto Sergio afferma: “Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al direttore di Rai Sport Iacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico”.

Non sono quindi bastate le scuse di Leonarduzzi che, parlando al Corriere della Sera, ha detto di prendere “le distanze da tutto quello che è stato captato da un microfono rimasto acceso per esigenze tecniche e lontano un metro e mezzo da me. Alcune di queste frasi che mi sono state attribuite non le ho proprio dette. Non voglio che la mia professionalità venga macchiata da queste situazioni”.

Per Leonarduzzi ennesima polemica dopo le frasi sessiste e gli auguri a Hitler

Leonarduzzi, peraltro, non è nuovo alle polemiche. Già nel dicembre del 2020 era finito nella bufera per un’altra battuta sessista dopo il rally di Monza. Si parlava del pilota Ott Tänak. E lui ha detto, sempre in telecronaca: “Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. ‘Donna nanak tutta Tanak’, chiedo scusa ma era un po’ simpatica, abbiamo rifatto un adagio, non c’è nessun intento sessista, ho il massimo rispetto per le donne”.

E, ancora, un altro caso lo ha visto finire nella polemica nell’aprile del 2018. Il caso era stato segnalato da Michele Anzaldi, ex componente della commissione di Vigilanza Rai. “Anche alla Rai qualcuno festeggia la nascita di Adolf Hitler. Parliamo di un giornalista che lavora per il servizio pubblico”, aveva affermato Anzaldi allora. Il riferimento era a un tweet in cui Leonarduzzi faceva degli auguri in tedesco. Inevitabile pensare a Hitler nel giorno della sua nascita. La Rai aveva provato a smorzare la polemica ritenendo che non fosse possibile che il giornalista si riferisse a Hitler. 

Un’altra grana per la nuova Rai sovranista, dopo il caso Facci (la sua trasmissione è appena stata cancellata). Nel caso di Leonarduzzi va detto che se un indizio non fa una prova, di certo qualche dubbio viene al terzo indizio…