Gas Russia, Gazprom annuncia lo stop totale dei rifornimenti. Come risponderà adesso l’Unione Europea

Gas Russia, Gazprom ha chiuso per ora i rifornimenti per l'Europa che però non si fa trovare impreparata e risponde prontamente.

Gas Russia, Gazprom annuncia lo stop totale dei rifornimenti. Come risponderà adesso l’Unione Europea

Gas Russia, Gazprom ha annunciato lo stop delle forniture in modo totale. Dura la reazione dell’Unione Europea che in qualche modo si sta preparando, soprattutto in vista dell’inverno. Anche dall’Italia arrivano segnali di reazione.

Gas Russia, Gazprom annuncia lo stop totale dei rifornimenti

Gazprom ha annunciato che il Nord Stream, il gasdotto principale per il trasporto del gas russo verso l’Europa occidentale, non ripartirà, com’era invece previsto dopo tre giorni di manutenzione: dopo i “guasti e danni” individuati, ha detto, “il trasporto di gas” è stato “completamente fermato”.

La preoccupazione più grande che questo ultimo sto possa diventare permanente oppure riproposto nei prossimi mesi. Pronta e dura è stata la reazione della Commissione europea, che ha accusato l’azienda energetica statale russa Gazprom di aver interrotto il flusso di gas con falsi pretesti. “L’annuncio di Gazprom di questo pomeriggio che chiuderà ancora una volta” il gasdotto Nord Stream 1 “con pretesti falsi è un’ulteriore conferma della sua inaffidabilità come fornitore”, afferma un portavoce su Twitter. Questo nuovo stop – si sottolinea – “è anche una prova del cinismo della Russia, poiché preferisce bruciare gas invece di onorare i contratti”.

Come risponderà adesso l’Unione Europea

Anche se dalla Russia arrivano cattive notizie, una buona notizia per i prossimi mesi c’è: la media degli stoccaggi dei paesi dell’Unione Europea è arrivata a circa l’80 per cento della loro capacità. Secondo i dati Ags,  attualmente l’Italia è all’82,5 per cento della capacità di stoccaggio. Intanto, i  Paesi del G7 hanno deciso di introdurre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo, per tagliare le entrate di Mosca.

Tuttavia, i rifornimento non reggeranno per molto tempo. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha tracciato uno scenario di cosa potrà accadere all’Italia nei prossimi mesi. “Se la Russia chiudesse oggi il rubinetto del gas, con le scorte all’83%, all’inizio di gennaio saremmo costretti a razionare i consumi. Ma sarebbe meglio cominciare anche prima, per non dover tagliare pesantemente nei mesi più freddi. Quest’inverno non avremo ancora i due nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna, se va bene arriveranno a maggio”.

“Il ricatto russo è chiaro a tutti, tra l’altro l’aumento dei prezzi stabilito dal Ttf ha favorito i russi perché ci hanno dato meno gas a prezzo più alto”, consentendo di “introitare un sacco di soldi con cui finanziano la guerra”, ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al Tg1 alla minaccia della Russia di azzerare i flussi di gas verso l’Europa. “La Russia non può sospendere così rapidamente le forniture perché non ha altri gasdotti dove mettere questo gas e venderlo altrove. E’ una partita di poker”.

 “Già dalla prossima settimana il Governo metterà in campo provvedimenti che abbasseranno i costi della bolletta energetica, l’obiettivo è far recuperare potere d’acquisto. L’Italia chiede da mesi un tetto al prezzo del gas, non tutti erano d’accordo in Ue ma le cose stanno cambiando”, dice il ministro della Salute Roberto Speranza.

 

Leggi anche: Caro-bollette, Draghi e von der Leyen si svegliano