Gasparri chi? Autocandidato a Roma come la Chirico. In Parlamento dal ’92 l’ex ministro di Berlusconi sogna di sfidare la Raggi nella corsa proibitiva al Campidoglio

E dopo che a fine agosto nel totosindaco (un po’ troppo prematuro) della Capitale era spuntato persino un autoidentikit, quello della giornalista e pasionaria salviniana Annalisa Chirico, è ora tempo, visto che i mesi corrono via veloci e il tempo giusto si avvicina, che inizino a fioccare le vere e proprie autocandidature. È questo il caso del senatore e coordinatore romano di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Romano, parlamentare di lungo corso (dal 1992 per l’esattezza, con il Movimento Sociale Italiano, poi An poi Pdl e infine FI), già ministro, già sottosegretario, da vecchia volpe della politica qual è, in una missiva al quotidiano capitolino Il Messaggero, prima snocciola un po’ di nomi improbabili giusto per vedere l’ effetto che fa (leggi per bruciarli) tipo “il dirigente italiano del nuoto” Paolo Barelli (!), Antonio Tajani – con la motivazione che potrebbe “aiutare Roma nella discussione sul Recovery Plan”, peccato che si voti a progetti già inviati a Bruxelles, o Gianni Letta (da sempre più Richelieu che frontman) per poi arrivare a proporre se stesso “per servire Roma, per garantire sicurezza e decoro in una metropoli irriconoscibile” scrive, perché “di fronte al declino le forze politiche hanno il dovere di fare la propria parte per invertire la rotta”, e ci mancherebbe.

Chi lo dice alla Meloni? Chiaro che se fosse Giorgia la candidata di centrodestra, non vi sarebbe scampo per nessuno, ma ha ben altri orizzonti. Fermo testando la sua giusta rivendicazione di una nome quantomeno a lei gradito.