Il generale Haftar conferma a Conte che parteciperà alla conferenza sulla Libia di Palermo. “Confronto rappresenti la premessa di un reale processo di unificazione”

Incontro a Roma tra il premier Conte e il Comandante dell'Esercito nazionale Libico Haftar

Il comandante dell’Esercito nazionale Libico, il generale Khalifa Haftar, ha confermato la sua partecipazione a Palermo alla conferenza sulla Libia del 12 e 13 novembre “assicurando disponibilità ad un confronto che si auspica costruttivo e che rappresenti la premessa di un reale processo di unificazione in linea con le perduranti aspettative del popolo libico”. A riferirlo è una nota di Palazzo Chigi a margine dell’incontro tra lo stesso Haftar e il premier Giuseppe Conte.

“Il presidente del consiglio – riferisce la nota di Palazzo Chigi – ha avuto nella serata di domenica un lungo e articolato incontro con il Generale Khalifa Haftar per uno scambio di vedute sulla situazione libica, in vista anche della Conferenza di Palermo del 12-13 novembre prossimo. Il presidente del consiglio ha ribadito che si tratterà di una ‘Conferenza per la Libia e non sulla Libia’, ispirata a due principi fondamentali, quali il pieno rispetto della assunzione di responsabilità da parte libica e l’inclusività del processo, che si inserisce nel percorso tracciato dal piano delle Nazioni Unite. L’incontro in questione ha fatto seguito ai colloqui tenutesi a Roma venerdì scorso con il presidente del consiglio presidenziale dello Stato libico Serraj e con il Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Salame’”.

La presenza a Palermo di tutti i principali attori libici, fa sapere ancora Palazzo Chigi, “è finalizzata a sostenere le condizioni di sicurezza e di sviluppo economico, nonché il rafforzamento del quadro politico-costituzionale, quale base per un ordinato processo politico fondato sul Piano d’Azione delle Nazioni Unite”. Il premier Conte ha ribadito “il ruolo di facilitatore che si propone di assumere nel corso dell’evento a Palermo, azione questa che potrà giovarsi della presenza e sostegno di numerosi esponenti della Comunità internazionale”.