Certo, non ci sono riferimenti diretti. Ma le parole di Papa Francesco sembrano una chiara risposta alle continue bordate della Turchia. “Il segno che rivela che una persona non sa dialogare, non è aperta, è la furia e la voglia di far tacere”, ha detto infatti Bergoglio nel corso della messa celebrata alla domus di Santa Marta in Vaticano. Insomma, un pensiero non buttato a caso. Ma, anzi, mirato. Il bersaglio è, ovviamente, il governo di Ankara. Da quando il Papa ha definito l’eccidio di un milione e mezzo di armeni cristiani da parte dell’esercito ottomano tra 1915 e 1916 “il primo genocidio” del Novecento, la Turchia non ha smesso di attaccare Bergoglio, il primo papa a nominare apertamente quella parola, “genocidio”, in nome di una franchezza che la Turchia non ha gradito. I toni usati soprattutto dal presidente Erdogan, che martedì ha condannato l’uscita di Papa Francesco e lo ha invitato “a non commettere più quell’errore” sono evidentemente la “furia di chi vuol far tacere”. Nella sua campagna per la franchezza e la riconciliazione, il Papa ha intanto ricevuto un importante segnale dall’Europa. Il Parlamento dell’Unione ha approvato una risoluzione sulla commemorazione del centenario del genocidio degli armeni. Risoluzione che, fra l’altro, “deplora fermamente ogni tentativo di negazionismo”. Con un riferimento diretto alle parole del Papa: un emendamento alla risoluzione che elogia la dichiarazione sul genocidio del 12 aprile scorso. In nome della verità storica, intanto, si è dimesso il primo consigliere di origine armena di un premier turco. Etyen Mahcupyan, 65 anni, ha ufficialmente lasciato la carica “per motivi di età”, ma non può essere un caso che la sua uscita di scena arrivi nel momento di massima tensione. Durante il quale Mahcupyan non si è nascosto. “Se si accetta che ciò che è accaduto in Bosnia e Africa è genocidio, è impossibile non definire ciò che è accaduto agli armeni nel 1915 un genocidio” aveva dichiarato nei giorni scorsi, facendo infuriare il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, al governo in Turchia. Mahcupyan era stato nominato capo dei consiglieri del premier Davutoglu l’anno scorso. In un’intervista all’Afp a dicembre, Mahcupyan aveva detto che il 2015 sarebbe stato un “anno difficile” a causa del centenario dell’eccidio degli armeni. E che la priorità per il futuro deve essere di stabilire relazioni con l’Armenia e con la grande diaspora, molto ostile nei confronti della Turchia. Ieri, inoltre, il Papa emerito Benedetto XVI ha compiuto 88 anni, e Papa Francesco ha dedicato la messa proprio al suo predecessore, con parole di speciale augurio: “Vorrei ricordare – ha detto – che oggi è il compleanno del Papa Benedetto XVI. Ho offerto la messa per lui e anche vi invito a pregare per lui, perché il Signore lo sostenga e gli dia tanta gioia e felicità”.
15/10/2024
23:56
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