Un attacco terroristico nel pieno del Purim, il carnevale ebraico. Cinque poliziotte sono rimaste ferite a Gerusalemme da un uomo che ha lanciato la sua auto contro un gruppo di pedoni e le ha poi aggredite con una spranga di ferro. L’aggressore, un giovane palestinese, è stato poi fermato da una guardia della metropolitana leggera, che gli ha sparato ferendolo gravemente.
I PRECEDENTI
L’attacco è avvenuto nel quartiere arabo di Sheik Jarrah, fuori dalla stessa centrale della polizia di frontiera davanti alla quale, lo scorso 5 novembre, in un’aggressione simile era morto un poliziotto e altre 13 persone erano state ferite. La polizia israeliana uccise poi l’autista, identificato come un operativo di Hamas. Ancora due settimane prima, un’altra auto si era lanciata contro la folla alla fermata dell’autobus: una bambina di tre mesi era stata ammazzata e svariate persone erano rimaste ferite, alcune in modo grave. Colui che era alla guida aveva dapprima tentato la fuga ma poi era stato freddato dalla polizia.
LE REAZIONI
Invece, riguardo l’attacco di ieri, Hamas ha considerato un “atto eroico” l’attentato e “il suo gesto”, ha aggiunto, “è una reazione naturale ai crimini del nemico“. “Non dobbiamo consentire al terrorismo di stravolgere le nostre vite e continueremo a combatterlo senza compromessi”, ha detto invece il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat dopo l’attentato. “La nostra risposta al terrore – ha proseguito – è continuare la nostra routine e per questo sono confermati tutti gli eventi legati a Purim”.