Giorgio Napolitano, camera ardente e i funerali di Stato. L’attacco di Bocchino e il messaggio di Putin

Giorgio Napolitano, camera ardente e funerali annunciati e decisi per le prossime ore e giorni per l'ultimo saluto all'ex Capo dello Stato.

Giorgio Napolitano, camera ardente e i funerali di Stato. L’attacco di Bocchino e il messaggio di Putin

Giorgio Napolitano, decisi ed annunciati la camera ardente e anche i funerali di Stato che saranno in forma civile. Intanto, tra tutti i messaggi che sono arrivati dall’estero spiccano le condoglianze di Putin.

Giorgio Napolitano, camera ardente e i funerali di Stato

“A seguito del decesso del Presidente emerito della Repubblica senatore di diritto e a vita Giorgio Napolitanosi legge nel provvedimento annunciato dal sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano  – si dispone, dal 22 settembre 2023 fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato sarà dichiarato lutto nazionale”.

La camera ardente del Presidente Napolitano sarà aperta domenica al Senato alle 10 alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella e del presidente del Senato La Russa. Dalle 11 l’accesso sarà aperto a tutti fino alle 18 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì. Mentre i funerali di Stato si svolgeranno martedì prossimo alla Camera con una cerimonia laica.

L’attacco di Bocchino e il messaggio di Putin

A sorpresa come riporta la Tass, sono arrivate le condoglianze anche dal presidente della Russia Vladimir Putin. “Caro signor Mattarella, la prego di accettare le mie più sentite condoglianze per la scomparsa dell’ex presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano”, afferma il Cremlino in un comunicato.

Con Giorgio Napolitano “è venuto a mancare uno statista eccezionale e un vero patriota italiano“. Con queste parole di elogio il presidente russo, Vladimir Putin, ricorda l’ex capo dello Stato nel telegramma inviato al presidente Mattarella, come riporta Ria Novosti. “Nella sua giovinezza – sostiene Putin – Napolitano lottò coraggiosamente contro il fascismo nelle file della Resistenza e poi ha servito fedelmente per molti anni il suo paese, anche come presidente e in altre alte cariche governative”. Putin ricorda di aver avuto la fortuna di parlare con Napolitano in diverse occasioni e “conserverà per sempre un caro ricordo”.

Polemiche, poi, per le parole di Italo Bocchino nel programma di Otto e mezzo su La 7: “Ha cominciato la sua attività politica da fascista“. Poi, ha aggiunto: “E’ stato uno dei grandi protagonisti della storia repubblicana italiana, un uomo colto, raffinato, intelligente, di grande educazione, un uomo molto molto rigoroso, pignolo. Appuntava tutto in ogni singolo colloquio. Sarebbe un torto alla sua memoria non considerare Napolitano complessivamente: giovane universitario fascista, ha sposato acriticamente l’intervento dell’Unione sovietica contro i ragazzi che protestavano pacificamente in Ungheria, Kissinger lo adorava per i segnali di moderazione dati al Partito comunista”.