Giovanardi a giudizio a Modena. Fece pressioni in favore di aziende considerate vicine alla ‘ndrangheta. Il processo inizierà il 17 dicembre

L’ex senatore Carlo Giovanardi andrà a giudizio immediato, a Modena, per la vicenda delle presunte pressioni su alcuni funzionari della prefettura e del gruppo interforze che doveva decidere sulle white list delle aziende per la ricostruzione post terremoto in Emilia Romagna. Il gip ha accolto la richiesta della Procura modenese, che ha ereditato l’inchiesta dalla Dda. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 17 dicembre.

Giovanardi è accusato di minacce a corpo politico, amministrativo e giudiziario, rivelazione di segreti d’ufficio, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. L’azienda oggetto delle indagini era stata esclusa in quanto i suoi titolari erano stati processati perché ritenuti vicini alla ‘Ndrangheta nell’ambito dell’inchiesta Aemilia. L’ex senatore ha sempre sostenuto di aver agito nelle sue prerogative di parlamentare, per salvare le aziende.

A luglio la Giunta per le Autorizzazioni del Senato aveva dato il via libera all’utilizzo, seppure solo in parte, delle intercettazioni telefoniche e dei tabulati telefonici dell’ex senatore, all’epoca dei fatti, era il 2016, iscritto al Nuovo Centrodestra (leggi l’articolo).

Per gli inquirenti, l’ex senatore si sarebbe avvalso “tanto della sua notoria influenza politica, quanto delle aderenze all’interno della Prefettura di Modena” e adoperato “in più occasioni” per “condizionare l’attività dell’organo collegiale”, il Gruppo Interforze-Girer, costituito all’indomani delle violente scosse del 2012 in Pianura Padana, al fine di far ammettere gli imprenditori nella white list necessaria per poter prendere parte agli appalti pubblici post terremoto, dopo che erano state accertate le relazioni di tali imprenditori con esponenti della famiglia ‘ndranghetista Grande-Aracri.