Giustizia ingolfata. E Mattarella lancia la stoccata ai magistrati: né protagonisti né burocrati. C’è bisogno di legalità

Nella prima uscita a Palermo ha scelto un volo di linea. Oggi per l’inaugurazione dei corsi della Scuola della magistratura di Scandicci (Firenze) ha scelto il treno prima e il tram poi. Arrivato sul posto la stoccata ai magistrati non è mancata. Anzi. Un vero e proprio stop al protagonismo della magistratura. “I magistrati non siano né burocrati, né protagonisti”, ha detto Mattarella. Anche la magistratura deve darsi delle strategie organizzative volte al recupero di efficienza: si tratta di un recupero necessario per rispondere efficacemente al bisogno di legalità fortemente avvertito nel Paese”. Poi l’annuncio della volontà di voler incontrare i giovani magistrati come già fatto dai predecessori Ciampi e Napolitano.

Presente anche il presidente del Senato, Piero Grasso che ha risposto non troppo tra le righe al Capo dello Stato: “Per i magistrati alle volte il protagonismo viene da sè, per le cose importanti che fai, quello è giusto: la gente deve sapere quando fai cose utili e importanti per la società.  Io sono un ex magistrato”, ha continuato Grasso, “e penso di aver interpretato il ruolo senza essere né burocrate né protagonista. Sono soddisfatto del mio precedente lavoro e quando mi accosto a posti come questo ho nostalgia”. ome hanno fatto i miei predecessori, Ciampi e Napolitano, ho in programma di incontrare i giovani magistrati alla fine del loro tirocinio”.