Giusto che la Raggi si ricandidi. Sono i cittadini a chiederle di farlo. Parla il capogruppo M5S in Campidoglio, Pacetti: “Prima di lei a Roma soltanto scandali e parentopoli”

è giusto che Viriginia Raggi si ricandidi per un secondo mandato a sindaco di Roma? Il capogruppo M5S della Capitale, Giuliano Pacetti, non ha dubbi: “è giusto semplicemente perché sono i cittadini a chiederle di farlo”. Senza contare un recende sondaggio che accredita il gradimento degli elettori romani per un’eventuale ricandidatura della sindaca al 21,1%. Percentuale, peraltro, composta per circa il 40% “da cittadini che nel 2016 non avevano votato per la Raggi e che oggi la voterebbero”. Ma, sondaggi a parte, ci sono soprattutto ragioni di sostanza, secondo Pacetti, che depongono decisamente a favore della ricandidatura del “miglior sindaco degli ultimi decenni”: tutto il lavoro fatto in questi anni per curare le ferite inferte dalle parentopoli e, soprattutto, dal grande sacco del Mondo di Mezzo.

La domanda posta dalla sindaca di Roma Virginia Raggi è chiara: “Mi ricandido?”, si chiede su Facebook. Meno chiara la risposta. A suo avviso la sindaca dovrebbe correre per un secondo mandato?
“Roma ha subito Parentopoli, è stata distrutta dal Mondo di Mezzo, poi è arrivata Virginia Raggi. La città non poteva chiedere di meglio, ha lavorato sodo per risollevare la Capitale da tutto quello che era successo ed è stata sicuramente il miglior sindaco degli ultimi decenni. è giusto che si ricandidi semplicemente perché sono i cittadini a chiederle di farlo”.

Se l’interrogativo è stato posto per testare la reazione, di certo tra le migliaia di reazioni al suo post, gli incoraggiamenti ad andare avanti non mancano. Che impressione le fa leggere tanti commenti positivi sull’amministrazione Raggi?
“Non dobbiamo esultare ma fa piacere constatare che, passo dopo passo, stiamo raccogliendo i primi risultati del lavoro che abbiamo portato avanti. I cittadini iniziano ad accorgersene. E non ce lo scrivono solo sui social, sentiamo il loro calore e il loro supporto quando giriamo per la città, quando inauguriamo una scuola, quando presentiamo i nuovi autobus, quando recuperiamo un bene confiscato per restituirlo al territorio”.

Per adesso, però, la sindaca non scopre le carte. “C’è chi ama parlare di poltrone, alleanze di partito e giochi di palazzo. Personalmente preferisco lavorare per i cittadini”, prosegue il suo post. Quali poltrone e i giochi di palazzo di chi?
“Ad amare le poltrone e i giochi di palazzo sono in tanti. Renzi, Salvini, Zingaretti. E poi c’è chi racchiude in sé il peggio di tutti: “pensa” come Zingaretti, stringe patti come Renzi e soprattutto chiacchiera come Salvini”.

Nella delibera con cui l’Agcom ha sanzionato la Rai multandola per 1,5 milioni di euro, il garante parla si “costante, reiterata e sistematica sotto-rappresentazione della prima forza politica presente in Parlamento”, cioè del Movimento 5 Stelle. E a Roma, pensa che siate stati discriminati sul piano dell’informazione?
“Ogni giorno dall’inizio del nostro mandato. Ma non è servito. Si possono fare tantissime chiacchiere, se ne fanno in realtà davvero tante ma le persone guardano ai fatti ed è per questo che nonostante il fango che ci è stato ripetutamente gettato addosso, nonostante la versione distorta della realtà che è stata più volte raccontata tantissimi cittadini sono ancora dalla nostra parte”.

Dal 2018 ad oggi, tuttavia, il calo nei sondaggi per il Movimento Cinque Stelle è un dato di fatto. Non teme che, con questi numeri, l’eventuale corsa della Raggi per un secondo mandato possa rivelarsi una sfida proibitiva?
“Il sondaggio uscito questi giorni che assegna alla Sindaca un 21,1% incoraggia una sua ricandidatura. Peraltro, dopo gli stati generali e il Movimento si presenterà compatto e con nuove prospettive agli appuntamenti elettorali. Ma è soprattutto importante constatare che in quel 21,1% circa il 40% è composto da cittadini che nel 2016 non avevano votato per la Raggi e che oggi la voterebbero. Questo giustifica il grande spavento delle opposizioni. E fanno bene”.