Tra pochi anni quattordici milioni di italiani rimarranno senza medico di base. Quasi cinquantamila camici bianchi, infatti, scompariranno. A lanciare l’allarme, il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti. Una emorragia di più di 45mila medici in 5 anni, che coinvolgerà sia i dottori di base sia i medici del Servizio sanitario nazionale. Un dato che con il tempo peggiorerà ulteriormente. Nei prossimi 10 anni, nel 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e più di 47mila medici ospedalieri, per un totale di oltre 80mila camici bianchi. A scendere in campo accanto alla Fimmg anche il sindacato dei medici dirigenti Anaao. Il dato grave, hanno rivelato le organizzazioni sindacali, è anche un altro: le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque bilanciate dalle nuove assunzioni. Per i medici di base, infatti, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione oggi sono circa mille l’anno e se il numero rimarrà costante, afferma la Fimmg, ad essere rimpiazzati, al 2028, saranno non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data di oltre 22mila unità. Un problema se solo si pemsa che con una popolazione che invecchia velocemente, il tema dell’assistenza territoriale sarà una priorità. E che per smaltire le lunghe code ospedaliere la prima assistenza arriva proprio dai medici di famiglia, una garanzia per tutti.
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