Governo all’angolo sul Pnrr: dall’Ue niente sconti all’Italia

Dall'Ue arrivano inviti all'accelerazione sul Pnrr, ma il governo Meloni continua a negare che i richiami di Bruxelles.

Governo all’angolo sul Pnrr: dall’Ue niente sconti all’Italia

Si complica la partita per il nostro Pnrr. La richiesta della terza rata era partita alla fine dello scorso anno e ancora dopo sette mesi la tranche non è stata erogata. Facile prevedere che il pagamento della quarta, se la Commissione Ue dovesse prendersi lo stesso tempo per esaminare gli obiettivi del primo semestre di quest’anno, scavalli il 2023. Del resto il governo Meloni appena pochi giorni fa ha chiesto di modificare dieci misure previste delle 27 della quarta rata del Recovery italiano. Il governo avrebbe dovuto centrare i 27 obiettivi entro il 30 giugno. Ma ha bucato la data di scadenza, anche se il ministro Raffaele Fitto ha negato ritardi.

Sul Pnrr esame dell’Ue senza fretta

Che l’esame ora di Bruxelles richiederà tempo lo ha fatto capire il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. L’ex premier ha avvertito che i cambiamenti chiesti dall’Italia sono importanti e servirà una valutazione seria. Mentre il vicepresidente dell’esecutivo europeo Valdis Dombrovskis ha invitato l’Italia, e non solo, a non rallentare l’esecuzione dei piani a causa delle modifiche del Repower Eu, il capitolo aggiuntivo del Recovery per destinare altre risorse all’efficienza e indipendenza energetica dell’Ue.

“Abbiamo ricevuto una richiesta dal governo italiano di modificare 10 dei 27 obiettivi”, ha spiegato Gentiloni in merito alle richieste presentate dall’Italia. “Faremo il più velocemente possibile” la valutazione della Commissione, e da lì nelle settimane successive “arriverà la vera e propria richiesta formale” dell’esborso dall’Italia. A quel punto l’esecutivo europeo avrà i due mesi canonici – almeno sulla carta – per l’esame.

L’avvertimento di Gentiloni sulle modifiche

“Se dobbiamo modificare così sostanzialmente i programmi”, in questo caso “un terzo degli obiettivi – ha avvertito Gentiloni -, dobbiamo farlo verificando molto seriamente le condizioni e gli argomenti e prendendoci il tempo necessario”. “Stiamo lavorando veramente con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”. L’Italia ha chiesto di modificare 10 misure previste delle 27 della quarta rata, per l’impossibilità di attuarle come previsto a causa di ‘circostanze oggettive’, aveva segnalato la stessa Commissione, come inflazione e interruzioni della catena di approvvigionamento. Sulla terza rata Gentiloni non ha voluto dare nuove indicazioni.

“Sono tante settimane che dico prossimamente”, ha detto. “La nostra raccomandazione a tutti gli Stati, non solo Italia, è che sia importante concentrarsi sull’attuazione dei Pnrr e il lavoro di integrazione del RepowerEu non deve rallentare l’esecuzione del resto del piano perché i tempi sono stretti”, ha sottolineato Dombrovskis.