Il Governo è pronto a rivedere il sistema dei colori. Costa: “Opportuno e utile un confronto con le Regioni di fronte ad uno scenario che è cambiato”

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si è detto favorevole ad avviare un confronto con le Regioni sul sistema dei colori.

Il Governo è pronto a rivedere il sistema dei colori. Costa: “Opportuno e utile un confronto con le Regioni di fronte ad uno scenario che è cambiato”

“L’Italia a colori è stato certamente un sistema utile, per altro sistema condiviso con le regioni, e a questo proposito credo che sia fondamentale continuare in questo percorso condiviso”. È quanto ha detto a Sky Tg24 il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. L’esponente dell’Esecutivo ha poi ricordato che “le cose nel nostro paese, anche in merito alla campagna vaccinale, hanno iniziato a funzionare quando vi è stato un allineamento tra il territorio e lo Stato e quindi dobbiamo proseguire in questo spirito”.

“Trovo, oggi, assolutamente opportuno ed utile avviare un confronto con le Regioni per condividere insieme regole nuove di fronte ad uno scenario che è cambiato” ha detto Costa, aggiungendo che, rispetto al problema legato alla pressione sui territori per eseguire i tamponi, sarebbe utile fare una distinzione: “i tamponi cerchiamo di riservarli per chi è sintomatico, mentre l’asintomatico credo che dobbiamo, in qualche modo, esentarlo”.

Costa, sempre a proposito del sistema dei colori, ha aggiunto “che una riflessione possa essere assolutamente fatta perché è giusto, ripeto, di fronte a un popolo italiano che per il 90% si è vaccinato dobbiamo dare delle prospettive ai cittadini”.

“Ritorno al 100% a inizio primavera? Il dato positivo è che cittadini italiani si stanno vaccinando – ha aggiunto Costa -, l’obbiettivo è arrivare ad una convivenza e se i dati continueranno a migliorare, ipotizzare per quel periodo un ritorno al 100% è un obbiettivo che ci dobbiamo dare. Dobbiamo osservare i dati ma siamo all’inizio di un percorso positivo che ci porterà alla convivenza con questo virus che significa riprendere le attività al 100%”.

“Quando potrà tornare a crescere il numero degli spettatori negli stadi? A febbraio – ha detto ancora Costa -, alla ripresa del campionato dopo la sosta, credo che si debba pensare di premiare chi si sta vaccinando visto che i cittadini sono stati molto disponibili e responsabili. Mancano venti giorni e continuiamo a somministrare 500mila dosi di richiami al giorno, dunque alla ripresa della Serie A avremo circa 37 milioni di concittadini con la terza dose”.

“Limitare la capienza a 5mila spettatori – ha aggiunto il sottosegretario – è stata una iniziativa della Lega Serie A che noi abbiamo condiviso perché è un momento delicato e difficile. Non esiste un manuale per la gestione della pandemia, la storia ci ha dimostrato che le cose cambiano rapidamente. Io credo che si debba proseguire con la gradualità avuta finora dando però prospettive ai cittadini: chi ha ricevuto la terza dose del vaccino deve avere una priorità”.

“Obiettivo 100% in primavera? Dobbiamo pensare di ipotizzare un ritorno al massimo della capienza – ha spiegato Costa -: ovviamente dovremo osservare quotidianamente i dati, ma siamo all’inizio di un percorso positivo e i cittadini hanno compreso che il vaccino è l’unica arma per uscire dalla pandemia”.

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