L’Italia vicina al picco. Oltre 2,5 milioni i positivi. Il Governo apre alla revisione del sistema dei colori. L’Oms: “L’ondata Omicron terminerà prima del previsto”

Per il numero uno di Oms Europa, Hans Kluge, entro due o tre settimane l'Italia potrebbe raggiungere il picco della quarta ondata.

“In questa fase con tanti contagi la comunità scientifica ci dice che la persona contagiata deve stare in isolamento. Penso che dobbiamo guardare al domani ma con piedi radicati nell’oggi: siamo in un picco e l’auspicio è che nei prossimi giorni ci sia ulteriore raffreddamento della curva, di cui si è visto già qualche primissimo segnale”. È quanto ha detto a Controcorrente il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Diciamo una verità – ha aggiunto Speranza -: la vita della stragrande maggioranza degli italiani è stata senza grandi limitazioni. Nelle prossime settimane apriremo un confronto con le Regioni e nelle prossime ore apriremo un tavolo tecnico sulle loro proposte. Ma siamo in un momento non facile. Grazie ai vaccini, le ospedalizzazioni non corrispondono al passato, ma c’è pressione. Dobbiamo fotografare l’oggi, l’Oms ha detto oggi che siamo vicini al picco e poi dobbiamo adeguare il nostro modello alla fase epidemiologica che stiamo vivendo. Già oggi si passa di colore solo guardando le ospedalizzioni, poi discuteremo ancora e ci confronteremo con le Regioni e vedremo i passi che si possono fare”.

“In base a quello che vediamo – ha detto a In mezz’ora il direttore regionale Oms Europa, Hans Kluge – nessuno può sfuggire al Covid, l’immunità l’avremo con il vaccino o con il contagio a causa della veloce trasmissibilità di omicron. L’importante è vaccinarsi, le persone vaccinate hanno minori possibilità di sviluppare malattie gravi. Vedremo cosa succederà quando omicron colpirà i non vaccinati”.

“Quindi – ha aggiunto Kluge – vacciniamoci, facciamo la terza dose e poi aumentiamo l’accesso anche i farmaci antivirali. Sulla base di proiezioni io dico che non si può scappare dalla variante: visto il numero di non vaccinati, 40 paesi su 53 subiranno elevato un stress per ricoveri e terapie intensive. E’ importante che Paese per Paese si valuti il protocollo di tampone e quarantena. Questo è un momento cruciale. Dobbiamo limitare i problemi al servizio sanitario, alle scuole e all’economia”.

Rispondendo ad una domanda sulla possiblità che la curva stia iniziando a scendere, Kluge ha detto che “Il picco dell’ondata omicron terminerà prima di quanto previsto, ci stiamo avvicinando per esempio in Italia, al picco. Entro due o tre settimane sarà raggiunto”. Per Kluge “la strada seguita dal ministro Speranza è giusta: terza dose, grande monitoraggio e uso mascherine con accesso ai farmaci antivirali. “È importante – ha detto il numero uno di Oms Europa – che le scuole siano le ultime a chiudere e le prima a riaprire. Dobbiamo ricordarci che non c’è solo il contagio, ma anche il long Covid. La quarta dose? Presto avremo i dati della terza da Israele, monitoriamo e potremo dare una risposta definitiva in merito”.

“Ora il Covid non è una semplice influenza – ha detto, invece, a Domenica In, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri – ma è più vicina a esserlo per chi è vaccinato. Le regole verranno alleggerite. Quando? Credo molto presto, vediamo adesso come andranno i contagi. Oggi con questa nuova variante si può distinguere con più facilità un positivo e un malato. Se sei vaccinato sei più protetto”.

Sette province su 107 sono al picco e 28 lo hanno già raggiunto, mentre in 40 si registra una crescita frenata; in altre 13 province si rileva ancora una crescita di tipo lineare e in 19 l’incidenza è rapidamente aumentata. Ad indicarlo sono le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali nelle 107 province.

Le province che hanno raggiunto il picco si trovano soprattutto in Toscana e Umbria, “che anche a livello regionale mostrano di aver da poco superato il picco”, assieme a Lombardia e Abruzzo, che sono attualmente al picco. Sebastiani rileva che “queste regioni sono 4 delle 7 dove nelle ultime settimane del 2021 c’e’ stata una crescita esponenziale, con tempi di raddoppio degli incrementi piccoli, probabilmente a causa della diffusione della variante Omicron”.

L’ultimo bollettino: oltre 2,5 milioni gli attualmente positivi

Sono 149.512 i casi di Covid-19 registrati in Italia il 16 gennaio (il 15 erano stati 180.426) a fronte di 927.846 tamponi effettuati, che porta il tasso di positività al 16,1%. Sono stati 248 i decessi (sabato 308), che portano il totale di vittime dall’inizio della pandemia a 141.104 (qui il report). Gli attualmente i positivi sono 2.548.857 (+78.010), 2.528.447 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 18.719, di cui 1.691 in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 6.016.954 con un incremento di 79.207 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi è sempre la Lombardia (26.773), seguita da Campania (17.677), Emilia-Romagna (16.408), Veneto (13.094) e Lazio (12.994).