Area cargo di Malpensa, stop del Governo a Fontana. La Valutazione dell’impatto ambientale non convince Pichetto Fratin. E l’ampliamento frena

Governo contro Fontana. Frenata sull'ampliamento dell'Area cargo di Malpensa. La Valutazione dell’impatto ambientale non convince

Area cargo di Malpensa, stop del Governo a Fontana. La Valutazione dell’impatto ambientale non convince Pichetto Fratin. E l’ampliamento frena

La notizia non ha ancora la conferma ufficiale ma già da alcuni giorni gira con insistenza nelle chat degli ambientalisti lombardi: l’allargamento dell’area cargo dell’aeroporto di Malpensa, che fagociterebbe ben 44 ettari di brughiera del Parco del Ticino non si farà.

Addio sogni di gloria

A imporre lo stop – e sarebbe uno smacco per la maggioranza di centrodestra confermata in Regione alle ultime elezioni – sarebbe il ministero dell’Ambiente, guidato dal forzista Gilberto Pichetto Fratin, che potrebbe non ritenere adeguata la Valutazione d’impatto ambientale presentata da Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi. Il parere espresso sarebbe negativo, ma esistendo il vincolo del segreto amministrativo per i commissari, l’ufficialità sarà data solo quando l’iter del procedimento sarà completato.

Contro l’allargamento dell’area cargo si sono schierate tutte le associazioni ambientaliste e i sindaci di alcuni comuni. Sulle facciate dei municipi di Castano Primo, Turbigo, Vanzaghello, Robecchetto con Induno e Nosate i primi cittadini hanno esposto un striscione con la scritta “Salviamo la brughiera”. Una petizione per fermare l’ennesimo scempio ambientale ha raccolto oltre 7500 firme. I promotori di “Salviamo la brughiera di Malpensa e Lonato” sostengono che esistono “soluzioni alternative perché l’area cargo si possa espandere esistono sia all’interno che in adiacenza all’attuale sedime aeroportuale, senza la distruzione di una parte importante della brughiera”.

L’ampliamento dell’area cargo dell’aeroporto di Malpensa, previsto nel Masterplan Malpensa 2035, era stato approvato nel giugno scorso dalla giunta regionale. Zona di grande interesse naturalistico e storico, con la sua speciale vegetazione e i reperti delle due guerre mondiali, l’area interessata fa parte del Parco del Ticino e rappresenta una quota consistente – il 20% – del totale del territorio totale della brughiera del Gaggio. La soluzione di ampliamento proposto dalla Regione Lombardia era stata ritenuta inaccettabile anche dall’ente Parco del Ticino. Ad esultare era stata solo la Lega: «A Malpensa il buonsenso ha sconfitto l’ideologia, dopo anni di inutili opposizioni pseudoambientaliste dei soliti “partiti del No”». Un’esultanza destinata a spegnersi.
a.m.