Di nuovo al voto con le Europee. Rispolverando il Mattarellum. Parla Maria Giovanna Maglie: Governo di scopo con premier Cottarelli

Secondo Maria Giovanna Maglie “perdere altro tempo, arrivando a dopo le Amministrative, sarebbe di straordinaria gravità"

Sarà probabilmente un Governo breve che servirà giusto il tempo di rifare la legge elettorale dopo la iattura del Rosatellum, un sistema antidemocratico, voluto dal Pd ma  anche da Forza Italia, e tornare a votare”. Magari “tra un anno quando ci saranno le Europee”. La pensa così Maria Giovanna Maglie, giornalista e scrittrice. Secondo la quale in un quadro già abbastanza complicato, visto com’è andata a finire il 4 marzo, “perdere altro tempo, arrivando a una possibile soluzione a maggio, addirittura giugno, cioè dopo le Amministrative, sarebbe di straordinaria gravità”.

Ma la road map sembra questa. A quel punto, se Governo sarà, chi ne farà parte?
“Potrebbero farlo i due vincitori, ma difficilmente Salvini col 17% potrà andare da solo. Avrebbe dovuto farlo il 4 marzo, ora non si ritroverebbe prigioniero della coalizione. Dall’altra parte c’è un partito, il M5s, intriso di moralismo berlingueriano, che ripete di voler andare da solo, ma al cui interno c’è di tutto, è anch’esso una coalizione. Come si fa, per esempio, a coniugare reddito di cittadinanza e flat tax?”.

Quindi come se ne esce?
“Il punto è che sia Di Maio sia Salvini non possono esporsi più di tanto, tutti e due avrebbero difficoltà a spiegare un compromesso obbligato al proprio elettorato. In questo momento, l’alleanza espone a debolezza: fossi in loro, a cominciare dal leader della Lega che credo sia colui al quale dovrebbe essere dato l’incarico visto che la sua coalizione è la prima, e coi voti che in una dinamica fluida sono tutt’altro che assicurati, non vorrei fare il premier”.

Quindi meglio un Esecutivo di scopo?
“Sì, purtroppo”.

Con quale orizzonte temporale?
“Un anno, nel quale dovrebbe necessariamente essere cambiata la legge elettorale, rispolverando – perché no – il Mattarellum con un premio di maggioranza al 40%”.

Che altro c’è da fare? E poi, chi potrebbe guidare un Governo del genere?
“Un saggio, si fa un gran parlare di Cottarelli. Ciò che mi pare chiaro è che i partiti, a cominciare dai due vincitori, faranno a gara per starne alla larga evitando di ‘marchiarsi’. Per quanto riguarda il programma, c’è sicuramente da contenere la spesa pubblica, all’estero ricucire i rapporti con la Russia ma soprattutto con gli Usa”.

E magari tagliare gli sprechi, cominciando dalla politica.
“Le caste ci sono, ma questa contro i parlamentari è una battaglia mediatica: gli sprechi veri stanno da altre parti. Battaglie di questo tipo hanno senso se fatte assieme alle altre, sennò è solo sterile moralismo”.

Che ruolo avrà il Pd?
“Lo vedo malissimo, rischia la dissoluzione, una condanna della storia. Penso che prima si tornerà a votare e peggio sarà per il Pd. Renzi & C. non hanno capito che cosa stava accadendo nel Paese, e così stanno continuando a fare adesso. Dopo le Amministrative, il conto sarà ancora più salato”.