Il Governo tira dritto. Nessuna modifica alla legge di stabilità. Tria: “La manovra sarà da 36,7 miliardi”

Governo conferma le previsioni contenute nel Def nonostante rilievi Bankitalie e Upd

Il Governo tira dritto, nonostante i rilievi di Bankitalia, Upb e dell’Fmi, non intende modificare la legge di stabilità.  La manovra sarà da 36,7 miliardi, ha confermato il ministro dell’economia, Giovanni Tria, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, “A seguito della mancata validazione del quadro macro economico-programmatico da parte dell’Ufficio parlamentare di bilancio – ha detto il ministro – il Governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nel Def”.

Le coperture per il 2019 ammontano a 15 miliardi di euro, di cui 6,9 di tagli e 8,1 di entrate. Nel 2020 le coperture sono di 7,8 miliardi con un importo analogo di tagli e aumenti di entrate pari a 3,9, nel 2021, 4,7 i miliardi dovuti ai tagli e 5,2 miliardi alle maggiori entrate. Il conto delle misure della manovra prevede interventi per 36,7 miliardi nel 2019.

Tria ha inserito incentivi agli investimenti e all’innovazione, insieme agli interventi di spesa per il pubblico impiego, in un capitolo definito “ulteriori misure espansive”, interventi che saranno finanziati con 1,8 miliardi nel 2019, un valore che sale a 3,2 miliardi nel 2020 e a 4,1 miliardi nel 2021.

L’impatto sul tasso di variazione del Pil della manovra sarà di 0,6 punti percentuali nel 2019. Nel 2019 l’Iva (costo 12,5 miliardi) spinge la crescita di 0,2 punti; reddito di cittadinanza e anticipo pensionistico costano 16 miliardi (+0,3 Pil); la flat tax 600 milioni (+0,1 Pil); gli investimenti 3,5 miliardi (+0,2 Pil); incentivi a investimenti e p.a. 1,8 miliardi (+0,1% Pil); spese indifferibili 2,3 miliardi (+0,1). Le coperture (6,9 mld tagli; 8,1 mld entrate) riducono il pil di 0,4 punti.

Gli interventi previsti per la Flat Tax avranno un costo nel primo anno di soli 600 milioni, per poi salire a 1,8 milioni nel 2020 e a 2,3 milioni nel 2021. In totale, ha indicato il ministro dell’Economia Giovanni Tria in commissione Bilancio, 4,7 miliardi in tre anni.