La Gran Bretagna torna a promuovere Astrazeneca. “È efficace contro le varianti Delta e Alpha”. Mentre in Italia regna il caos. Fedriga: “Occorre chiarezza, coerenza e trasparenza”

Gli ultimi dati dell'autorità sanitaria britannica confermano che il vaccino AstraZeneca offre alti livelli di protezione contro le varianti.

La Gran Bretagna torna a promuovere Astrazeneca. “È efficace contro le varianti Delta e Alpha”. Mentre in Italia regna il caos. Fedriga: “Occorre chiarezza, coerenza e trasparenza”

Gli ultimi dati forniti dall’autorità sanitaria britannica, Public Health England (PHE), il vaccino AstraZeneca offre alti livelli di protezione contro la variante Delta (precedentemente denominata indiana). Secondo la Phe, ha riferito AstraZeneca, le 2 dosi di vaccino sono efficaci al 92% contro il ricovero in ospedale a causa della variante Delta e non hanno mostrato decessi tra i vaccinati.

Il vaccino, riferisce ancora AstraZeneca citando i dati dell’autorità sanitaria britannica, mostrato un alto livello di efficacia contro la variante Alpha (ex inglese) con una riduzione dell’86% dei ricoveri e nessun decesso segnalato.

I dati, afferma l’azienda, suggeriscono che l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica più lieve, sebbene significativa, era inferiore. L’efficacia del vaccino AstraZeneca contro la malattia sintomatica è stata del 74% contro la variante Alpha e del 64% contro la variante Delta.

La maggiore efficacia contro la malattia grave e l’ospedalizzazione, rileva inoltre AztraZeneca, “è supportata da dati recenti che mostrano una forte risposta delle cellule T al vaccino COVID-19 AstraZeneca, che dovrebbe essere correlata a una protezione elevata e duratura”.

L’analisi ha incluso 14.019 casi della variante Delta – 166 dei quali sono stati ricoverati in ospedale – tra il 12 aprile e il 4 giugno, esaminando i ricoveri ospedalieri di emergenza in Inghilterra. Questa prova dal mondo reale contro la variante Delta, precisa AstraZeneca, “si basa su un follow-up limitato dopo la seconda dose, il che che potrebbe influire sulla stima dell’efficacia”.

“Questa prova dal mondo reale mostra che il vaccino Covid-19 AstraZeneca – ha detto l’Executive Vice President BioPharmaceuticals R&D, Mene Pangalos – fornisce un alto livello di protezione contro la variante Delta, che è attualmente un’area critica di preoccupazione data la sua rapida trasmissione. I dati mostrano che il vaccino continuerà ad avere un impatto significativo in tutto il mondo, dato che continua a rappresentare la grande maggioranza delle forniture all’India e all’iniziativa COVAX”.

In Italia regna l’incertezza. Fedriga: “Comunicazione convulsa e contraddittoria”

In Italia, intanto, dopo le ultime valutazioni in merito all’utilizzo del vaccino Astrazeneca solo per gli over 60 e il no di alcune Regioni alla vaccinazione eterologa, per chi aveva già ricevuto la prima dose, sul farmaco anglo-svedese regno ancora l’incertezza.

“Premesso che le Regioni hanno sempre applicato le indicazioni ricevute a livello nazionale – ha detto a Rai News 24 il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga -, va rilevato che la comunicazione convulsa e contraddittoria sull’impiego di Astrazeneca rischia di ripercuotersi negativamente sull’adesione dei cittadini alla campagna vaccinale. Occorre chiarezza, coerenza e trasparenza: solo così riusciremo a garantire la piena partecipazione delle persone nella lotta al Covid19″.

Leggi anche: Allungare i tempi tra le due dosi di vaccino è stato un errore. Così il Cts e il Commissario Figliuolo hanno ridotto le difese dalla variante indiana.

Sono 81 i casi di variante delta finora rilevate in Lombardia, due sono stati identificati ad aprile, 70 nel mese di maggio e 9 al 14 giugno. E’ quanto emerge da fonti interne a Regione Lombardia. A giugno si registra una tendenza in calo rispetto a maggio, ma ancor più significativa è la scarsa percentuale della cosiddetta variante delta sul totale delle genotipizzazione, che è stata dell’1,20% in maggio e finora dell’1,15% a giugno. Oltre a quella indiana, i contagi legati ad altre varianti finora identificate in Lombardia sono 11.373 per quanto riguarda quella inglese, 383 per la brasiliana e 79 per la sudafricana. Ce ne sono poi 786 relativi a varianti ‘non Voc (Variants of concern)’, cioè non significative dato che non mostrano aumento della trasmissibilità.