Grecia, il sì dell’Eurogruppo alla proroga degli aiuti. Ue, Fmi e Bce chiedono più impegno. E in patria Tsipras finisce già nell’occhio del ciclone

Un buon punto di partenza ma c’è ancora da lavorare. E’ questo in  sintesi il pensiero dell’Eurogruppo, tendendo conto anche del punto di vista di Fmi, Bce e Ue sulla lista di riforme presentata dal governo greco.  I ministri delle Finanze dell’eurozona chiedono alle autorità greche di sviluppare ulteriormente e ampliare l’elenco delle misure di riforma, in base alla disposizione attuale, in stretto coordinamento con le istituzioni al fine di consentire una conclusione rapida e positiva della revisione. Un ulteriore esame da parte dell’Eurogruppo ci sarà al più tardi entro la fine di aprile.

La Grecia “si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando”, ma “rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo”. Verrà rivista l’Iva perché non abbia “impatto negativo sulla giustizia sociale” ed evitare “sconti ingiustificati”. Rafforzare i concetti di “frode ed evasione”, sostituire le esenzioni con misure sociali, “assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente” alla spesa.