Guardia di Finanza, stallo sulla nomina del comandante generale

Il governo annaspa nell’individuare chi debba prendere il posto del generale Zafarana alla guida della Guardia di Finanza.

Guardia di Finanza, stallo sulla nomina del comandante generale

D’accordissimo nel silurare gli attuali vertici di Inps, Inail e Rai, con modalità ai limiti della legittimità, il governo annaspa nell’individuare chi debba prendere il posto del generale Giuseppe Zafarana (nella foto), che andrà a presiedere l’Eni, alla guida della Guardia di Finanza.

Il governo annaspa nell’individuare chi debba prendere il posto del generale Zafarana alla guida della Guardia di Finanza

La cerimonia per l’avvicendamento tra il comandante generale uscente e il nuovo numero uno delle Fiamme Gialle è stata comunque fissata per oggi, nella sede del comando generale, alla presenza del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Nel caso il governo non abbia ancora trovato la quadra sul nome del nuovo numero uno, ad assumere il comando ad interim sarà l’attuale comandante in seconda, Andrea De Gennaro. Si tratta di un automatismo previsto per garantire la catena di comando, ma in questo caso il passaggio non passa inosservato.

Perché si dia il caso che De Gennaro, fratello di Gianni, ex capo della Polizia, è l’uomo su cui hanno scommesso la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Alfredo Mantovano, nel confronto-scontro con il ministro dell’Economia leghista, che formalmente deve portare la nomina in Consiglio dei ministri, e con quello della Difesa Guido Crosetto, che la propone “di concerto”.

Giorgetti e Crosetto vorrebbero a capo delle Fiamme gialle il generale Umberto Sirico

Giorgetti e Crosetto vorrebbero Umberto Sirico, comandante dei reparti speciali della Gdf. Giovedì scorso, nel corso del Cdm, non si è trovato l’accordo, né a quanto pare ha portato consiglio il fine settimana. De Gennaro resta un’ipotesi concreta e l’idea che circola a Palazzo Chigi è di affidargli intanto l’interim e poi eventualmente l’incarico definitivo. Ma non è detto. Alla fine la scelta potrebbe ricadere su un terzo nome. Circola una rosa di generali: Fabrizio Cuneo, Fabrizio Carrarini, Ignazio Gibilaro, Francesco Greco, Bruno Buratti e Michele Carbone.

Vittorio Pisani potrebbe diventare il nuovo capo della Polizia

In ballo non c’è solo il vertice della Guardia di Finanza ma anche quello della Polizia e della prefettura di Roma. L’attuale capo della Polizia, Lamberto Giannini, sembra destinato a lasciare il posto all’attuale vicedirettore dell’Aisi, Vittorio Pisani. Giannini potrebbe accettare di fare il prefetto di Roma, sede scoperta ormai da due mesi. De Gennaro – se non dovesse alla fine assumere la guida della Guardia di Finanza – potrebbe occupare il posto di vicedirettore dell’Aisi eventualmente lasciato da Pisani, e nella primavera 2024 sarebbe uno dei candidati a succedere a Mario Parente che lascerà dopo 8 anni la guida del servizio interno di intelligence.

Quello che appare certo è, per dirla con un gioco di parole, lo sconcerto che lo stallo della maggioranza sul nome del successore di Zafarana sta sollevando. Uno stallo dietro cui pare ci siano risentimenti e ripicche tra le varie anime dell’esecutivo. È ancora fresca la forzatura con cui Meloni ha imposto l’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, alla guida di Leonardo, contro i desiderata del suo fidatissimo ministro della Difesa e collega di partito che invece puntava su Lorenzo Mariani.

Oggi sono in programma l’assemblea e il cda dell’azienda, e si capirà se effettivamente Mariani avrà il ruolo di dg. Crosetto ad ogni modo sulla Guardia di Finanza si sarebbe impuntato e cercherebbe una sorta di riscatto.