Guerra in Ucraina, la Nato condanna l’aggressione russa. Stoltenberg: “Mosca è l’unica responsabile. Ha ridotto in frantumi la pace sul continente europeo”

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha aperto il Summit straordinario sulla guerra in Ucraina.

“La Nato condanna l’aggressione russa dell’Ucraina con la massima fermezza”. Sono queste le parole usate del segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, aprendo il Summit straordinario sulla guerra in Ucraina. “Condanniamo nei termini più forti possibili l’invasione russa dell’Ucraina”, ha detto Stoltenberg. “Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente la sua azione militare. Sosteniamo pienamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” ha aggiunto il numero uno della Nato.

Guerra in Ucraina, Stoltenberg: “Mosca è l’unica responsabile di questa invasione deliberata e pianificata a sangue freddo da tempo”

“Mosca è l’unica responsabile di questa invasione deliberata e pianificata a sangue freddo da tempo”. Stoltenberg ha poi ribadito il sostegno “al coraggioso popolo ucraino e alla sovranità ed all’integrità territoriale Ucraina, il suo diritto all’autodifesa ed il suo diritto a scegliere il proprio percorso”.

“La Russia – ha detto ancora Stoltenberg durante il summit Nato sulla guerra in Ucraina – ha ridotto in frantumi la pace sul continente europeo. Ciò contro cui abbiamo messo in guardia per mesi è arrivato nonostante tutti i nostri sforzi per trovare una soluzione diplomatica”

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, intanto, in un briefing stampa ha dichiarato che la guerra in Ucraina potrebbe portare fino cinque milioni di ucraini ad abbandonare il loro Paese. Il portavoce della UNHCR, Shabia Mantoo ha spiegato che l’agenzia sta valutando spostamenti da “uno a tre milioni in Polonia e da uno a cinque milioni per i paesi circostanti. Mantoo ha poi aggiunto che l’agenzia ha già visto oltre 100.000 persone partire e in migliaia attraversare il confine con Polonia, Romania e Moldova, “paesi Nato e pronti all’accoglienza dei rifugiati”.