Le Lettere

Guerra mondiale a pezzi

Siamo nella terza guerra mondiale a pezzi, come dice il Papa. Quando finirà? A mio parere non ne usciremo mai, perché l’America ha ogni interesse ad accendere sempre nuove guerre per mantenere l’egemonia mondiale.
Oscar Regina
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Gentile lettore, Julian Assange nel 2002 diceva della guerra in Afghanistan: “Lo scopo non è sottomettere il Paese. Lo scopo è usare l’Afganistan per estrarre soldi provenienti dalle tasse dei cittadini Usa e dei Paesi europei, e riversarli nelle tasche dell’élite delle armi. Lo scopo non è vincere la guerra, ma di avere una guerra interminabile”. Aggiungo: con le guerre interminabili l’America può permettersi un debito pubblico interminabile. La forza del dollaro, moneta rifugio di tutto il mondo, garantisce la forza delle armi e viceversa. Se nella frase di Assange sostituiamo Afghanistan con Ucraina o Taiwan o qualsiasi altro Paese, il risultato non cambia. Così stando le cose, il mondo non ne uscirà finché l’America non sarà costretta ad abbandonare il suo ruolo di potenza egemone che si ingrassa con le guerre. Questo può avvenire in un solo modo: con la creazione di un’alleanza militare speculare a quella della Nato, che unisca Russia, Cina e altri Paesi: un’alleanza in grado di rispondere occhio per occhio e dente per dente alle prepotenze degli Usa in qualunque angolo del mondo. Tornerà la guerra fredda. Non so quando, ma avverrà. A quel punto l’America, in un mondo senza guerre, non unipolare e non dollaro-dipendente, non potrà più spadroneggiare come ora e dovrà pagare il suo debito pubblico, che senza le guerre l’avrebbe mandata in bancarotta già da molti anni.

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