Habitat naturali europei, nuovo passo avanti sulla strada del Green deal

Passo avanti nella direzione del Green deal: passa la legge sul ripristino degli ecosistemi in Ue, sconfitte le destre.

Habitat naturali europei, nuovo passo avanti sulla strada del Green deal

La manovra del capogruppo popolare Manfred Weber (e di Giorgia Meloni) è miseramente fallita. Le prove di una nuova maggioranza nel Parlamento Ue che sposi Ppe, Ecr (conservatori e riformisti) e Id (Identità e democrazia) su un tema molto rilevante delle politiche europee, quale il Green deal, o meglio l’affossamento, nell’ottica delle destre, del Green deal, sono finite male.

Weber è stato “tradito” da 21 dissidenti del suo partito che hanno votato in dissenso con la sua linea, permettendo al Parlamento europeo di approvare la legge sul ripristino degli habitat naturali con 336 sì, 300 no e 13 astenuti. Legge che stabilisce che ogni Paese debba dotarsi di un piano per il ripristino della natura negli ecosistemi sul suo territorio al fine di contribuire ad interventi che devono riguardare complessivamente almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Ue entro il 2030 e il 100% entro il 2050.

Green deal, sconfitte le destre

Per il commissario all’Economia Paolo Gentiloni il voto del Parlamento sulla legge è “una buona notizia e un risultato politico per la Commissione”. Ha esultato il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans: “È stato un voto cruciale per il futuro del Green Deal e per gli obiettivi di neutralità climatica”. Le destre italiane si leccano le ferite. “Uno schiaffo ad agricoltori e pescatori, avrà conseguenze disastrose e andrà a colpire duramente la loro attività”, hanno affermato dalla Lega Marco Zanni (presidente gruppo Id), Marco Campomenosi e Silvia Sardone.

“La legge sul ripristino della natura è figlia del ‘Green Chic’ non del Green Deal, un testo fatto da persone che dalle loro Ztl parlano di natura senza mai averci messo piede”, ha dichiarato il co-presidente di Ecr, ed eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini. Parla di “legge irresponsabile e dannosa” l’europarlamentare di Forza Italia-Gruppo Ppe, Massimiliano Salini.

Habitat naturali, festeggiano le associazioni ambientaliste

Esultano al contrario Socialisti, Verdi e sinistre. “Hanno vinto la natura e la salute dei cittadini sulle logiche del mero profitto: possiamo riassumere così ciò che è accaduto in Aula a Strasburgo sul voto di rigetto della Nature Restoration Law”, ha dichiarato Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. Danno la loro benedizione al testo le principali associazioni ambientaliste, da Legambiente a Greenpeace che parla di “legge storica”.

Solo il Wwf esulta a metà, non nascondendo il rammarico perché il testo approvato ha una posizione più debole rispetto alla proposta originaria della Commissione. “La nostra battaglia continua, senza natura non c’è futuro, è scandaloso che si debba lottare per le briciole, questi problemi non dovrebbero neanche esistere”, ha detto Greta Thunberg che ha partecipato ai lavori dell’Eurocamera.