Hamas contro l’Italia: “È partner dell’aggressione al nostro popolo”

Hamas mette sotto accusa l'Italia, sostenendo che il governo di Roma sia partner dell'aggressione al popolo palestinese.

Hamas contro l’Italia: “È partner dell’aggressione al nostro popolo”

Hamas prende posizione contro l’Italia e il governo guidato da Giorgia Meloni. L’Italia, secondo uno dei leader della struttura che ha organizzato l’operazione terroristica del 7 ottobre contro Israele, è “parte dell’aggressione” in corso in questi giorni.

Basem Naim, ex ministro della Sanità e attuale capo del Consiglio per le relazioni internazionali di Hamas a Gaza, parla su Rai 3, ad Agorà, spiegando che “purtroppo il governo italiano ha scelto ancora una volta la destra, la parte destra della storia. È un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo”.

Hamas contro l’Italia: è parte dell’aggressione 

Naim attacca i partner internazionali di Israele: “Israele oggi non agisce da solo. Israele agisce per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche dell’Italia, che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo”. 

Il leader di Hamas prosegue: “Come possiamo affrontare tutto questo? Possiamo soltanto dire che la comunità internazionale ha oggi la stessa responsabilità degli israeliani per tutte le stragi commesse ogni giorno contro il nostro popolo”.

Israele annuncia: gli ostaggi sono 240

L’esercito israeliano, intanto, annuncia di aver ucciso il comandante del battaglione di Beit Lahia della Brigata nord di Hamas, Hasim Abu Ajina, che sarebbe responsabile di aver diretto le operazioni del 7 ottobre. “La sua eliminazione – sostiene l’esercito israeliano – riduce in modo significativo gli sforzi di Hamas di contrastare le attività di terra israeliane”.

Intanto sempre Israele comunica che il numero degli ostaggi rapiti da Hamas è salito a quota 240, stando a quanto spiegato dal portavoce militare. Gli aggiornamenti continui sui numeri, sottolinea, “sono dovuti alla difficoltà di identificare quanti non sono cittadini di Israele”.