Hamas libera l’ultimo ostaggio con passaporto americano: Trump esulta mentre Netanyahu si smarca e dichiara: “La guerra non si ferma”

Hamas libera ostaggio con passaporto USA. Trump esulta mentre, Netanyahu si smarca e dichiara: "La guerra non si ferma"

Hamas libera l’ultimo ostaggio con passaporto americano: Trump esulta mentre Netanyahu si smarca e dichiara: “La guerra non si ferma”

Dopo la trattativa lampo e top secret tra Hamas e gli Stati Uniti, da cui è stato estromesso il governo israeliano di Benjamin Netanyahu, il movimento palestinese ha liberato l’ultimo ostaggio dotato di passaporto americano.

Si tratta di Edan Alexander che, come già accaduto nei mesi scorsi, è stato affidato alla Croce Rossa, che poi lo ha riportato a Tel Aviv. Una liberazione inattesa con cui Hamas, secondo quanto riporta il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, si aspetta che il presidente americano Donald Trump faccia pressioni su Netanyahu affinché “riapra i valichi, consentendo il flusso degli aiuti umanitari nella Striscia”, torni a sedersi “al tavolo delle trattative” e, soprattutto, “fermi l’annunciata offensiva a Gaza”, che – salvo colpi di scena – il governo israeliano vuole avviare a partire dal 16 maggio.

“Sono contento che Edan Alexander, il cittadino americano ostaggio dall’ottobre 2023, torni a casa dalla sua famiglia. Questa è una misura presa in buona fede verso gli Stati Uniti e dovuta agli sforzi dei mediatori per mettere fine a questa brutale guerra. Speriamo che sia il primo dei passi finali per finire il conflitto. Attendo quel giorno per celebrare”, ha esultato Trump sul suo social Truth.

Hamas libera ostaggio con passaporto USA: Trump esulta, Netanyahu si smarca

Un’euforia statunitense che non sembra aver contagiato l’amministrazione Netanyahu, che – secondo quanto riporta il Times of Israel – si è affrettata a dichiarare che la liberazione dell’ostaggio americano è “un regalo a Trump” e non ha niente a che vedere con il proseguimento del conflitto. Proprio per questo, il leader israeliano ha ribadito che “i negoziati per un possibile accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi a Gaza saranno condotti sotto il fuoco”, dicendosi convinto che l’IDF, nei prossimi giorni, “intensificherà i combattimenti e le operazioni militari” che, tanto per intenderci, nelle ultime 24 ore hanno causato almeno 16 vittime palestinesi e decine di feriti.

Dichiarazioni di fuoco che hanno fatto infuriare il Forum dei familiari degli ostaggi, che ha dichiarato: “Sembra che il governo israeliano non abbia alcun legame, ruolo o interesse nel ritorno dei suoi cittadini”. Parenti dei detenuti israeliani che hanno poi affermato che, alla luce di questo importante sviluppo, “è ora di abbandonare l’idea di Netanyahu secondo cui la guerra libererà gli ostaggi. È tempo di porre fine alla guerra e riportare tutti a casa, ora”.