Un hard disk che non conteneva file, ma esplosivo, è stato recapitato a Massimo Numa giornalista del quotidiano La Stampa. Fosse stato inserito in un computer, sarebbe esploso. Numa si è insospettito per via della scritta che c’era sul pacco e ha quindi chiamato la digos che ha sequestrato l’hard disk e ha proceduto alle verifiche. Nel biglietto c’era scritto che all’interno avrebbe trovato filmati riguardanti le forze dell’ordine. Ora la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta. Il giornalista sarebbe considerato troppo vicino alle forze dell’ordine nelle vicende legate alla Tav.
25/04/2024
18:39
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