L’altro giorno l’aeroporto di Bruxelles è stato chiuso perché sono stati avvistati dei droni. Hanno subito detto che erano russi, ti pareva. Ma di tutti questi droni non ne abbattono mai uno? Come mai?
Silvia Damiani
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Gentile lettrice, questa storia dei droni è una barzelletta. Alcuni dei primi, in Polonia, furono abbattuti o caddero. Un caccia sparò un missile per colpirne uno, ma mancò il bersaglio e il missile demolì una casa di campagna. Sembra di leggere Sturmtruppen. Comunque, si recuperarono alcuni numeri di matricola: erano serie usate dai russi nelle prime fasi della guerra, quindi produzioni obsolete, ma alcune parti erano di costruzione recente. Se ne dedusse che fossero dei droni-Frankestein, assiemati con pezzi di droni russi abbattuti e che fossero lanciati sulla Polonia (da chi? Dagli ucraini?) per provocare un intervento diretto dell’Europa. L’ipotesi è credibile, anche perché, come dice il capo della Nato Rutte, non ci sono prove che li abbiano lanciati i russi. Un altro mistero riguarda la gittata dei droni che compaiono sugli aeroporti di Londra, Parigi, Berlino, Bruxelles. Hanno un’autonomia di 450 km, ma pare viaggino per oltre mille km e poi altri mille per tornare alla base. Qui si entra direttamente nel campo di competenza del Mago Otelma. Dopo aver consultato la sfera di cristallo, il Mago afferma che i droni sono mossi da Putin in persona con la potenza del pensiero. E per dirla tutta, le rivelo in esclusiva mondiale che la Farnesina ha le prove che anche il crollo della Torre dei Conti a Roma è stato provocato da Putin con le sue onde cerebrali. Un uomo diabolico, mi creda.