“I fondi non sono eterni”: Fitto contrattacca dopo le accuse di De Luca

Il ministro Fitto apre ma risponde a ogni colpo di De Luca. Il governatore replica: "Siamo come dei mastini".

“I fondi non sono eterni”: Fitto contrattacca dopo le accuse di De Luca

Dice di non voler polemizzare con Vincenzo De Luca (senza mai nominarlo). Poi, però, lo fa e controbatte a tutte le accuse del governatore della Campania: “Il Governo non ha alcun obbligo, previsto in nessuna legge, di dare le risorse alle 20 Regioni italiane. È una scelta del Governo”. Ieri il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto si è preso mezz’ora in collegamento video con l’Hotel Ramada di Napoli dove era in corso l’iniziativa promossa dalla Cgil a Napoli “Le politiche industriali per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno”.

Il Fitto furioso

Sembra avere toni concilianti Fitto, in realtà approfitta della platea di ieri per rispondere colpo su colpo a mesi di attacchi da parte del presidente della Regione. “Non ho nessun interesse e motivo ad alimentare e immaginare uno scontro che forse ha l’interesse di evitare di parlare del merito delle questioni – dice il ministro – noi abbiamo definito un percorso con 17 Regioni e lo stiamo definendo con le altre”.

Secondo Fitto “non c’è un problema da parte del Governo ed è evidente che l’approccio del Governo, che è sempre lo stesso, sta trovando con quasi tutte le Regioni un dialogo e un rapporto proficuo dal punto di vista della collaborazione”. Il ministro sottolinea “un quadro preoccupante sulla programmazione 2014-2020. Le percentuali di spesa vanno dal 15 al 30%” e “di non essere mai entrato in polemica su questo tema”.

“Gli scontri si fanno in due – dice – e a me non interessa fare questo. Non troverete mai una dichiarazione mia in questa direzione. Ognuno si presenta e parla per quello che ritiene di dover dire e con i termini che ritiene di dover utilizzare”. Poi l’affondo sul fatto che i fondi non sono “per sempre” ma possono finire: “Quest’idea alla quale il nostro sistema istituzionale si è assuefatto – avverte – cioè di utilizzare le risorse europee della coesione come una sorta di spesa corrente, e’ un’idea che non solo non produce risultati, ma rischia di creare un danno”.

La replica di De Luca a Fitto

Nella consueta diretta Facebook del venerdì il governatore respinge le accuse sulla chiusura dei pronto soccorso: “Servono risorse del governo nazionale, il resto è sciacallaggio”. Sui fondi annuncia una riuione con i sindaci per oggi e definisce “stupidaggini” le dichiarazioni sulla capacità di spesa.

A Fitto risponde: “Rischiamo di perdere tre anni di tempo per aprire un cantiere”. Per De Luca la prima regione con cui fare l’accordo sui fondi di coesione doveva essere la Campania: “un anno fa doveva essere il primo, ho combattuto per la dignità di Napoli e della nostra regione”. Il presidente della Regione parla poi di “aggressione mediatica” di chi fa speculazione in vista delleprossime elezioni e mette in guardia: “siamo come i mastini napoletani, quando afferrano un polpaccio non lo mollano”

Quale futuro

“La Campania sta correndo un rischio profondo”. La Cgil è preoccupata con le parole del segretario regionale Nicola Ricci: “Bisogna salvaguardare le nostre filiere manifatturiere e non pensare solo ai grandi marchi, come Stellantis e Leonardo. Il tessuto industriale campano è fatto di piccole e medie imprese: Se non cavalchiamo lo sviluppo sostenibile, rimarremo indietro”.