I furbetti dei Lavori Pubblici. L’ombra della corruzione dalla Tav all’Expo. Anche il ministro Lupi nella bufera

Caos sul ministero dei Lavori Pubblici. Arrestato il superdirigente, ora consulente esterno, Ercole Incalza. Arrestati anche gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Oltre 50 gli indagati in una maxi operazione dei carabinieri del Ros, coordinata dalla procura di Firenze. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. I reati contestati sono corruzione induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la Pa. Tra i lavori relativi alle grandi opere ce ne sono alcuni relativi alla Tav e alcuni riguardanti l’Expo. Tutto sarebbe partito dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l’inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell’Alta velocità del centro-nord Italia ed a una lunga serie di appalti relativi ad altri Grandi Opere, compresi alcuni relativi all’Expo. Il super manager Incalza ha attraversato sette governi e al ministero dei lavori pubblici è rimasto per 14 anni.  Sarebbe stato lui, in particolare, in qualità di ‘dominus’ della Struttura tecnica di missione del ministero dei Lavori pubblici, ad organizzare l’illecita gestione degli appalti delle Grandi opere, con il diretto contributo di Perotti, cui veniva spesso affidata la direzione dei lavori degli appalti incriminati.

IL MINISTRO LUPI

C’è anche Luca Lupi, figlio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Firenze. Stefano Perotti, dice il magistrato “ha procurato degli incarichi di lavoro a Luca Lupi”. Il gip annota che il 21 ottobre 2014, uno degli indagati, Giulio Burchi, “racconta anche al dirigente Anas, ingegner Massimo Averardi, che Stefano Perotti ha assunto il figlio del ministro Maurizio Lupi”. Il ministro replica: “Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio. Non è nel mio costume e sarebbe un comportamento che riterrei profondamente sbagliato”.

LE INTERCETTAZIONI

“Ho visto Perotti l’altro giorno, tu sai che Perotti e il ministro sono non intimi, di più. Perché lui ha assunto anche il figlio, per star sicuro che non mancasse qualche incarico di direzione lavori, siccome ne ha soli 17, glieli hanno contati, ha assunto anche il figlio di Lupi, no?”. il primo luglio 2014, poi, Burchi a Averardi: “il nostro Perottubus ha vinto anche la gara, che ha fatto un ribasso pazzesco”, ha vinto “anche il nuovo palazzo dell’Eni a San Donato e c’ha quattro giovani ingegneri e sai uno come si chiama? Sai di cognome come si chiama? Un giovane ingegnere neolaureato, Lupi, ma guarda i casi della vita”.