I metalmeccanici della Lombardia mercoledì sciopereranno 8 ore. “Il Governo riveda l’elenco delle aziende essenziali”. In agitazione anche l’aerospazio

“Il decreto del governo ha definito i settori indispensabili che possono continuare le attività nei prossimi giorni. Riteniamo che l’elenco sia stato allargato eccessivamente, ricomprendendovi settori che di necessario e di essenziale hanno poco o nulla. Come già sottolineato da Cgil Cisl e Uil Lombardia, nella nostra Regione occorre intervenire in modo deciso, senza se e senza ma, per contrastare la drammatica condizione della crescita costante dei contagi, dei ricoveri, dei morti che stiamo subendo, con l’obiettivo di prevenire l’estensione dei contagi”.

E’ quanto affermano i sindacati dei metalmeccanici (Fim, Fiom e Uilm) della Lombardia annunciando 8 ore di sciopero per turno o giornata lavorativa mercoledì 25 marzo, per tutte le lavoratrici e lavoratori del settore metalmeccanico (tranne i lavoratori impegnati in produzioni strettamente collegate all’attività ospedaliera e sanitaria, alle produzioni di macchinari-attrezzature-manutenzionI per le strutture ospedaliere e alle disposizioni di legge).

“Il decreto appena varato dal Governo – aggiungono – , assegna alle imprese una inaccettabile discrezionalità per continuare le loro attività con una semplice dichiarazione alle Prefetture. Chiediamo che il Governo riveda l’elenco delle aziende essenziali che deve ricomprendere solo quelle attività strettamente necessarie e indispensabili per il funzionamento del Paese e non deve lasciare margini di interpretazione e discrezionalità: le aziende che svolgono attività non essenziali devono chiudere e i loro dipendenti devono poter stare a casa! difendiamo vita e salute di lavoratori e cittadini! in emergenza servono scelte chiare e coraggiose per tutti: fermiamo le attività non essenziali!”.

In diverse grandi aziende del settore aerospazio sono scattati già oggi gli scioperi contro il decreto del Governo che avrebbe esteso le attività indispensabili rispetto a quanto concordato con il sindacato. Secondo quanto riporta la Fiom, hanno incrociato le braccia al momento i lavoratori di Leonardo, Ge Avio, Fata Logistic System, Lgs, Vitrociset, MBDA, DEMA, CAM e DAR.