Il 60% degli italiani fatica ad arrivare a fine mese

Promosse le battaglie del Movimento Cinque Stelle su salario minimo, Reddito di cittadinanza e settimana corta

Il 60% degli italiani fatica ad arrivare a fine mese

Il pagamento dell’affitto rappresenta la spesa più problematica per gli italiani (44,3%), seguono mutuo (32%), bollette (29,1%) e spese mediche (24,9%). Secondo quanto emerge dal “Rapporto Italia 2025” dell’Eurispes, il 23,8% degli italiani riesce a mettere da parte risparmi, mentre il 35,4% è costretto ad attingere ai propri risparmi per arrivare a fine mese e, quasi il 60%, riporta difficoltà nell’arrivare a fine mese.

Di fronte alle difficoltà economiche, il ricorso alla famiglia d’origine rappresenta la soluzione più impiegata (29,2%). Un’altra strategia diffusa riguarda il ritardo nei pagamenti: il 20,8% dei cittadini ha pagato le bollette con forte ritardo, mentre il 19,3% dichiara ritardi nel pagamento delle tasse, delle rate condominiali (16,4%) e dei conti aperti presso commercianti locali (11%).

Per contenere le spese gli italiani rinunciano anche alle cure mediche

Il quadro che emerge conferma, da un lato, il permanere di una percezione diffusa di difficoltà e vulnerabilità, dall’altro evidenzia una resilienza familiare che si traduce in nuovi adattamenti, scelte difensive e forme di solidarietà interna, segnale di una società che, pur messa alla prova da anni complessi, continua a cercare risposte nel proprio tessuto sociale più che nel sistema istituzionale. L’inflazione continua a pesare. La maggior parte degli italiani riferisce prezzi in aumento (84,1%), seppur con differente intensità.

Per contenere le spese, gli italiani rinviano uno o più acquisti necessari (59,5%), rinunciano alla babysitter (54%), riducono le uscite (50,1%), e tagliano su viaggi o vacanze (50%). Nell’ultimo anno, più della metà degli italiani (53,4%; il 31,4% una/qualche volta, il 16,5% spesso, il 5,5% sempre) si è servito della rateizzazione dei pagamenti soprattutto per l’acquisto di elettrodomestici (44,5%), di auto/moto (42,5%) e tecnologia, televisori, smartphone, tablet (42,3%).

La necessità di contenere le uscite porta spesso a dover rinunciare a spese necessarie per la salute e il benessere personale: il 28,2% degli italiani ha rinunciato a cure/interventi dentistici, il 27,2% ad effettuare controlli medici periodici e di prevenzione, il 22,3% a visite specialistiche per disturbi/patologie specifiche e il 18,1% a terapie o interventi medici.

Le battaglie del M5S, dal salario minimo al Reddito di cittadinanza, conquistano il Belpaese

Ma soprattutto le battaglie del M5S conquistano gli italiani. La settimana lavorativa corta (da 40 a 37,5 ore di lavoro a parità di stipendio) raccoglie la maggior parte di opinioni positive (69%), così come il salario minimo (65,7%) e il reddito di cittadinanza (60,8%). R.M.