Il Bestiario della settimana – Il profumo di Fassino, Letizia lieta che balla, le boiate sul 25 aprile e il dadaista Sangiuliano

Il profumo di Fassino, Letizia lieta che balla, le boiate sul 25 aprile e il dadaista Sangiuliano. Il Bestiario della settimana

Il Bestiario della settimana – Il profumo di Fassino, Letizia lieta che balla, le boiate sul 25 aprile e il dadaista Sangiuliano

Il senso del 25 aprile

In evidente crisi di voti e di credibilità, Matteo Salvini si lancia sulla sua idea del 25 aprile in un’intervista al Corriere della Sera. “Ci sono alcuni principii che vanno difesi a tutti i costi: penso alla libertà di pensiero e parola, messi a rischio dal politicamente corretto ormai assurdo che arriva a censurare le fiabe o i cartoni animati”. Per il ministro alle Infrastrutture quindi quella marea di gente che ha sfilato nelle piazze italiane era lì per difendere le fiabe e i cartoni animati. Ci aspettiamo che dopo il generale Vannacci il leader della Lega candida alle europee anche Topo Gigio come simbolo della Resistenza.

Profumo di Piero

Nuova puntata della saga di quel maledetto profumo che si è infilato nella tasca del deputato dem Piero Fassino. Fonti all’interno dell’aeroporto ora dicono che l’ex sindaco di Torino era controllato perché recidivo. Per questo motivo è stato denunciato dal duty free dello scalo di Fiumicino e per questo motivo i vigilantes lo stavano tenendo d’occhio. Lui replica: “Mai detto che stavo parlando al telefono, lo avevo in mano. Contro di me accanimento, ora sto male. Voglio vedere quelle immagini. In vita mia non ho mai rubato nulla. Un malinteso rischia di oscurare tutti i miei anni di attività politica”. Si sente già aria di cleptomania scritta sulla giustifica nel caso in cui la vicenda si rivelasse vera.

Il Paese che amo

L’ex vicepresidente del Parlamento europeo e politica greca Eva Kaili, arrestata e accusata di corruzione nell’ambito dello scandalo corruzione del Qatar nell’Ue, ha annunciato che si trasferirà in Italia. “Verrò a vivere in Italia, paese garantista”, dice. Qualcuno le dica che nel giro di qualche anno potrà tranquillamente rientrare in politica, qui abbiamo lo stomaco forte.

Stangata veneziana

A Venezia per entrare nel centro storico i turisti dovranno pagare un biglietto di 5 euro. Sarà obbligatorio farlo dal 25 aprile al 5 maggio e nei fine settimana fino al 14 luglio, ma solo nella fascia oraria che va dalle 8:30 alle 16. Sono esentati dal pagamento coloro che vivono, studiano, lavorano o alloggiano a Venezia, oltre ad altre categorie, tra cui i parenti dei residenti in città fino al terzo grado e tutte le persone che abitano in Veneto. Tutti devono comunque registrarsi alla piattaforma messa online dal Comune e scaricare un QR Code da mostrare in caso di controlli. Praticamente serve un commercialista per andare in gita.

Quanta Letizia

Letizia Moratti ha ballato sulle note di The best cantata da Ivana Spagna durante la presentazione della sua candidatura. Dopo essersi proposta come punto di riferimento del centrosinistra milanese ora la candidata tornata a casa tra i berluscones decide di riciclarsi come danzatrice. S’è fatta prendere la mano dal trasformismo.

Il dadaista Sangiuliano

Ha ragione il giornalista Massimo Giannini quando dice che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “ha tratti di dadaismo politico”. Secondo Sangiuliano, che è pur sempre un ministro, in Italia fino a metà degli anni Settanta c’è stata una dittatura comunista. Nel Paese in cui ha sempre governato la Democrazia cristiana quindi esisteva una dittatura dell’opposizione. Così la destra decide di passare direttamente dal revisionismo all’invenzione. Ce li immaginiamo Fanfani, Andreotti e Forlani a fingere di essere moderati mentre erano spie pagate dal nemico. Una sciagura di ministro.

Ravvedimento operoso

La ministra Daniela Santanchè – che è ancora ministra, sta ancora là, nonostante tutto – per il 25 aprile ha chiesto di “liberare il 25 aprile da chi lo tiene in ostaggio” per farlo diventare “la festa di tutti”. Nel 2008 la stessa ministra festeggiava il 25 aprile scrivendo: “Rivendico con orgoglio di essere fascista, se fascista vuol dire cacciare a pedate nel sedere i clandestini e gli irregolari”. Ora, va bene che devono fare finta di essere diventati improvvisamente adulti e responsabili però non staranno esagerando?