Il Coronavirus torna a far paura. Preoccupa l’aumento di nuovi contagi e vittime. Mai così tanti casi da aprile

Torna a salire e a preoccupare la curva dei contagi da Coronavirus in Italia con numeri mai così alti da aprile. Una timore espresso, ieri, anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non posso tacere la preoccupazione per l’aumento del ritmo del contagio della pandemia e per vittime che giorno per giorno continuiamo a registrare”.

Il Viminale sta predisponendo controlli mirati, pattugliamenti contro gli assembramenti con l’impiego anche dei militari per verificare il rispetto delle norme, come l’obbligo delle mascherine. Non sono esclusi anche mini-lockdown per arginare l’aumento dei focolai. Secondo il bollettino giornaliero del ministero diffuso ieri, tra venerdì e sabato sono stati isolati 2.844 nuovi casi. Un numero così alto non si verificava dallo scorso 24 aprile, quando si registrarono 3.021 contagi in un giorno.

La curva sale nonostante la diminuzione di tamponi, 118.932 quelli effettuati, circa 1.300 in meno. Cresce, seppure di poco, anche il numero delle nuove vittime: 27 in un giorno, per un totale di 35.968 dall’inizio dell’emergenza. Si torna con le cifre ai periodi della piena fase di emergenza, ma con un quadro geografico diverso: in testa alla classifica delle regioni più colpite nelle ultime ore c’è la Campania (+401), seguita da Lombardia (+393) e Piemonte (+279). Sono 55.566 gli attualmente positivi al Covid 19 in tutta Italia, ma per fortuna la maggior parte dei nuovi malati non è in ospedale: sono 1.503 in più le persone contagiate in isolamento a casa (52.064) mentre aumenta lievemente il numero dei posti occupati in terapia intensiva (297, +3) e nei reparti ordinari (3.205, + 63).

Palazzo Chigi sta preparando un nuovo Dpcm che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri mercoledì. Il provvedimento potrebbe contenere chiusure mirate e sempre più localizzate, dunque “mini lockdown” con i bar chiusi dalle 18 alle 6 del giorno successivo e la sospensione delle attività di barbieri e parrucchieri – sono già stati disposti in alcuni territori. Gli ultimi sono previsti con un’ordinanza della Basilicata nel Potentino, fino al 13 ottobre per i comuni di Tramutola e Marsicovetere.