Il decalogo della Cna. Dal fisco all’innovazione per rilanciare la manifattura. Le pmi chiedono la conferma degli incentivi per l’occupazione nella legge di Stabilità

L’obiettivo è chiaro. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa vuole rilanciare la manifattura. E, soprattuto, vuole farlo in fretta. Ecco perché nella giornata di oggi ha presentato ufficialmente un decalogo incentrato su lavoro, fisco, innovazione, energia, ed Europa. Dieci punti quelli individuati dalla Cna Produzione e presentati a Bologna durante un convegno della Cna nazionale sulle piccole e medie imprese.

COME E DOVE INTERVENIRE
Tra i punti messi dalla Cna all’attenzione di chi governa c’è la richiesta do confermare gli incentivi per l’occupazione nella prossima Legge di Stabilità; l’esclusione dalla base imponibile dell’Irap dei dipendenti con contratto a tempo determinato e di una quota dei profitti realizzati all’estero, oltre alla “reintroduzione del bonus ammortamenti per gli investimenti in macchinari a uso e produttivo” e alla “conferma e definitiva stabilizzazione sui valori attuali dell’eco-bonus nell’edilizia e dei bonus mobili”.

ANCORA TANTO DA FARE
Sono tanti i punti messi sul tavolo dalla Cna Produzione. Particolare interess all’introduzione “del co-finanziamento dei processi di digitalizzazione, la riduzione dei costi dell’energia elettrica per le piccole imprese, il sostegno agli investimenti in ricerca&sviluppo con crediti di natura fiscale persistendo la stretta creditizia, accesso facilitato agli strumenti comunitari. Proprio sull’Europa la Cna sottolinea la necessità di “condurre rapidamente a termine i principali negoziati commerciali a livello Ue per ridurre o eliminare le barriere”.