Il Piano casa è legge ma la Camera è semivuota

Dopo il sì di ieri alla fiducia al Governo, l’Aula della Camera ha dato il via libera definitivo al decreto Casa con 277 voti favorevoli e 92 voti contrari. Il provvedimento contiene le “misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015”; il decreto è stato votato nello stesso testo del Senato e si tratta perciò dell’approvazione definitiva. “Finalmente una legge che affronta organicamente il problema e non il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti”, commenta dopo l’ok il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

In particolare, come riporta Repubblica.it,  il testo destina più risorse alle locazioni, con il fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il fondo dedicato ai morosi incolpevoli, riduce al 10% la cedolare secca per i proprietari di immobili che applicano canoni concordati e prevede agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili e per i redditi più bassi che devono pagare un affitto. Tra gli altri provvedimenti, si ricordano la stretta sugli abusivi che impone lo stop agli allacci delle utenze, mentre le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, fino a un tetto di 10 mila euro, sono svincolate dalla spese sostenute per la ristrutturazione dell’abitazione che fruiscono delle detrazioni.

Il provvedimento stanzia inoltre 25 milioni di euro per il Comune di Milano per l’Expo e prevede deroghe per la società Expo riguardo la disciplina sui contratti di sponsorizzazione e concessione di servizi.