Il fallimento dell’accoglienza dei migranti in Italia: per le Regioni sistema “irrealizzato”

Il sistema di accoglienza dei minori non accompagnati in Italia per le Regioni non funziona: sotto accusa finiscono il governo e il Viminale.

Il fallimento dell’accoglienza dei migranti in Italia: per le Regioni sistema “irrealizzato”

Il sistema di prima accoglienza in Italia è “sostanzialmente irrealizzato”. L’accusa arriva dalle Regioni, con la coordinatrice della commissione immigrazione della Conferenza delle Regioni, Nunzia Albano, in audizione al comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen. 

Albano, che è assessore alla Famiglia della Regione Sicilia, spiega che “la realtà del collocamento dei minori in struttura dopo l’arrivo non si basa su un unico sistema, bensì su un insieme poco coordinato di tipologie diverse di luoghi di accoglienza, con effetti visibili di difficoltà gestionale a carico delle istituzioni e un impatto sulla linearità del percorso di protezione e inclusione del minore”.

L’allarme delle Regioni al governo: il sistema di accoglienza dei migranti non funziona

Per Albano il sistema di prima accoglienza dei minori non accompagnati “resta sostanzialmente irrealizzato”, quindi. Le Regioni sottolineano “l’assoluta necessità di avere una interlocuzione stabile, efficiente e continuativa con il governo finalizzata sia alla piena condivisione dei singoli provvedimenti governativi in materia di politica migratoria, sia all’attuazione coordinata all’accoglienza”.

In particolare, “è necessario che il ministero dell’Interno si faccia carico di coordinare l’intero sistema di accoglienza dei minori non accompagnati in raccordo con le Regioni e gli enti locali”, secondo Albano.

I minori stranieri non accompagnati in Italia

Al 30 settembre 2023 sono presenti in Italia 23.531 minori stranieri non accompagnati, comunica Albano. Un “dato in forte aumento rispetto allo stesso periodo di rilevazione del 2022 (18.801) e del 2021 (9.661). Un incremento così rilevante è in larga parte attribuibile all’arrivo sul territorio italiano di un considerevole numero di arrivi dall’Ucraina”. 

Si tratta in prevalenza di maschi (88,6%). Il 41% del totale ha 17 anni, il 24,9% ha 16 anni e l’11% ha 15 anni. Solo il 22% circa ha meno di 15 anni. L’arrivo di minori di cittadinanza ucraina ha comunque “determinato un abbassamento dell’età media”. Il maggior numero di minori stranieri non accompagnati si registra in Sicilia (oltre 6mila), con un aumento netto rispetto al 2022. Nelle altre regioni i dati sono sostanzialmente stabili: a seguire si trovano Lombardia, Emilia-Romagna e Campania.