Il G7 dichiara guerra a Putin. Nuove sanzioni e chiesto il ritiro immediato delle truppe dall’Ucraina

G7, lanciate nuove minacce e sanzioni dall'Occidente e Nazioni Unite alla Russia con la richiesta di ritiro immediato delle truppe.

Il G7 dichiara guerra a Putin. Nuove sanzioni e chiesto il ritiro immediato delle truppe dall’Ucraina

G7, continuano ad arrivare sanzioni per la Russia. Questa volta al centro c’è l’esportazione dei diamanti per “fiaccare” l’economia russa. Dall’altra parte viene chiesto il ritiro delle truppe dall’Ucraina. Intanto, il presidente Zelensky non mancherà l’opportunità di essere presente in Giappone.

G7, nuove sanzioni alla Russia e richiesta di ritiro immediato delle truppe dall’Ucraina

Dal G7 arriva una nuova importante stangata alla Russia con sanzioni che andranno a colpire una parte della ricchezza dello Stato. Le sanzioni serviranno, come hanno specificato dal Giappone, per “fiaccare la macchina da guerra della Russia”. L’obiettivo è fermare l’esportazioni di diamanti: “continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, impegnandoci con partner chiave al fine di garantire l’efficacia dell’attuazione di misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento”.

“Come mostrano le sanzioni annunciate oggi, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno” a Kiev, ha detto il premier britannico Rishi Sunak. Poi, c’è chi trova anche il “gusto di scherzare” come il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “I diamanti russi non sono per sempre”, ha scherzato con la stampa Michel. Putin e i suoi sostenitori devono, e pagheranno, il prezzo dell’invasione illegale dell’Ucraina. Ecco perché attraverso le nuove sanzioni di oggi stiamo aumentando la pressione economica su Putin, rendendogli più difficile condurre la sua guerra illegale e infliggere indicibili sofferenze a innocenti ucraini”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, come riporta il sito del governo. “Continueremo ad aumentare questa pressione e a reprimere le forme di elusione finché l’Ucraina non prevarrà e la pace sarà assicurata. Il nostro sostegno a Kiev è risoluto e rimarrà tale finché sarà necessario”, ha detto.

Tuttavia, dall’altra parte avanza sempre la richiesta di mettere fine al conflitto, evidenziando come “una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato di truppe e attrezzature militari russe“. Condanna, inoltre, “per la retorica nucleare irresponsabile della Russia”.

 Zelensky risponde presente in Giappone

In Giappone non mancherà e sarà presente anche il presidente ucraino Zelensky, come ha confermato il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ucraino. Si tratta della prima visita del capo di Stato in Asia dall’inizio dell’invasione russa. “Chi avrebbe dubitato che il nostro presidente non sarebbe stato presente al vertice del G7 a Hiroshima, eravamo sicuri che il nostro presidente sarebbe stato presente, ovunque il Paese ne avesse bisogno, in qualsiasi parte del mondo, per risolvere i problemi di sostenibilità del nostro Paese”, ha detto il segretario del Consiglio alla tv ucraina. A Hiroshima “saranno adottate misure molto importanti e quindi la presenza fisica di Zelensky è assolutamente importante per difendere gli interessi del Paese”.