Il governo se ne infischia, ma il Covid rialza la testa: aumentano contagi e ricoveri, ma non le vaccinazioni

Aumentano contagi, ricoveri e decessi Covid, ma non le vaccinazioni. E il governo non va oltre il minimo sindacale.

Il governo se ne infischia, ma il Covid rialza la testa: aumentano contagi e ricoveri, ma non le vaccinazioni

Una cabina di regia per fingere di occuparsi del problema. Questo è tutto l’impegno del governo sul Covid, nonostante il netto aumento dei contagi. La cabina di regia sulla campagna vaccinale contro Covid e influenza si è conclusa con l’impegno delle Regioni di potenziare la somministrazione delle dosi. Tutto qua. Nulla di concreto di fronte al rialzo dei numeri del Covid che, nelle ultime tre settimane, hanno portato quasi a un raddoppio dei contagi (+94,3%), come sottolinea la Fondazione Gimbe nel suo ultimo monitoraggio indipendente.

Covid, aumentano contagi e ricoveri

Crescono anche i ricoveri in area medica (+58,1%) e in un mese si sono registrati 881 decessi, quasi tutti riguardanti gli over 80. Gimbe sottolinea la ripresa della circolazione del Covid che ha portato a oltre 50mila casi settimanali e un’incidenza settimana che ha raggiunto 89 casi per 100mila abitanti. Va inoltre sottolineato, come fa il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta, che il “numero dei contagi è largamente sottostimato”.

L’incidenza più alta si registra tra le fasce di popolazione più anziane, soprattutto over 80 e over 90. Il che, probabilmente, “riflette la maggiore attitudine” a sottoporsi ai test con l’aumento dell’età. Ad aumentare sono anche i ricoveri: +58,1% in area medica e +71,7% in terapia intensiva. Il tasso di occupazione (al 29 novembre) è al 9,2% a livello nazionale in area medica e all’1,9% in area critica.

La campagna vaccinale non decolla

L’aumento dei ricoveri dimostra che il Covid “nelle persone anziani e fragili può aggravare lo stato di saluto richiedendo l’ospedalizzazione”. A fronte di questi dati, la campagna di vaccinazione non decolla: i tassi di somministrazione sono bassissimi negli over 60, ovvero le persone più a rischio. Al 30 novembre le dosi iniettate sono state poco più di un milione: il tasso di copertura per gli over 60 in Italia è solo del 4,9% e anche per gli over 80 non si va oltre il 7,4%.