Il Governo teme una nuova ondata di contagi. Restrizioni dal prossimo fine settimana. Conte: “Non sarà facile. Dobbiamo ancora fare dei sacrifici”

Il Governo teme una nuova ondata di contagi. Restrizioni dal prossimo fine settimana. Conte: “Non sarà facile. Dobbiamo ancora fare dei sacrifici”

“Sta arrivando un’impennata: Gran Bretagna, Irlanda, Germania… Adesso sta arrivando da noi: non sarà facile la nuova ondata. Dobbiamo ancora fare dei sacrifici”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando con una commerciante, nel corso di una pausa caffè non lontano da Palazzo Chigi. Il frammento di conversazione è stato ripreso dalle telecamere del Tg3. Una conferma di quanto era emerso già ieri, a margine dell’incontro con i capi delegazione della maggioranza in vista del varo del nuovo Dpcm che introdurrà ulteriori misure di contenimento dell’epidemia (leggi l’articolo), a partire dal 16 gennaio.

Dal fronte delle vaccinazioni, Palazzo Chigi e ministero della Salute stanno valutando la possibilità, secondo quanto ha appreso l’Ansa, di indicare ulteriori categorie per questa prima fase della campagna anti-Covid, con la dotazione di dosi Pfizer e presto anche di Moderna. Oltre a medici e ospiti delle Rsa, potrebbero partire già in questi giorni – allo scopo di limitare i decessi e gli ingressi in terapia intensiva – le vaccinazioni di tutti gli over 80. A seguire, tra le altre categorie, ci sarebbero anche i docenti.

Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Commissario per l’emergenza Coronavirus (qui il report), le persone che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino sono 643.219 (396.709 donne e 246.510 uomini). Oltre 518mila somministrazioni sono state effettuate a personale sanitario, 83mila a personale non sanitario e 41mila a ospiti di strutture sanitarie residenziali. La regione che ha utilizzato il maggior numero di dosi è il Veneto (68.480), seguita da Campania (68.138), Lombardia (67.851), Emilia Romagna (67.622), Lazio (66.439) e Sicilia (61.694).

Domani è previsto l’arrivo in Italia delle prime 47mila dosi del vaccino Moderna, a cui seguiranno altre 66mila il 25 gennaio, 163mila l’8 febbraio, e 450mila il 22 febbraio. Un primo stock dell’ultimo farmaco approvato da Ema e Aifa che che va a sommarsi alle oltre 450mila dosi del vaccino Pfizer che ogni settimana continuano ad arrivare nel nostro Paese e dal 28 dicembre in corso di somministrazione in 293 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale.